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Mercati, Natixis rimane “moderatamente costruttiva” sulle azioni

Nonostante la possibilità di altri scossoni, secondo gli esperti di Natixis non è il momento di abbandonare l’azionario. Sul fronte obbligazionario attesa una stabilizzazione dei rendimenti

di Redazione 7 Agosto 2019 14:57

La reazione della Cina all’annuncio dei nuovi dazi del 10% sui restanti 300 miliardi di dollari di importazioni cinesi negli Usa a partire dal primo settembre non si è fatta attendere. Pechino ha infatti sospeso le importazioni di prodotti agricoli statunitensi, agevolando il calo dello yuan fino a superare il livello psicologico chiave di 7 dollari nel fixing Usd/Cny. “La mossa della People's Bank of China di consentire allo yuan di spingersi oltre il livello chiave di 7 potrebbe essere considerata come una ferma presa di posizione che allontana un possibile accordo tra Cina e Stati Uniti, soprattutto alla luce della definizione di ‘manipolatore di valuta’ prontamente richiamato dal Dipartimento del Tesoro americano” dichiara Esty Dwek, Head of Global Market Strategy Dynamic Solutions di Natixis Investment Managers.

CAMBIO USD/CNY VERSO UNA STABILIZZAZIONE INTORNO A 7


La quale, tuttavia, ritiene probabile che i policy maker cinesi mantengano la valuta relativamente stabile rispetto ai livelli attuali, senza quindi nessuna significativa svalutazione. Al contempo, Esty Dwek, che non esclude qualche ulteriore ritorsione da parte del colosso asiatico nel caso in cui fossero imposte nuove tariffe a settembre, si aspetta stimoli monetari e fiscali più mirati per gestire il rallentamento dell’economia cinese in un contesto globale che sembra sempre in difficoltà. In ogni caso, specifica l’esperta, la situazione potrebbe tendere ad un graduale miglioramento nel momento in cui il cambio Usd/Cny si stabilizzi intorno a 7 o al di sotto di tale soglia.

A TRUMP NON CONVIENE ABBASARE LA GUARDIA


“Restiamo convinti che al presidente americano non convenga abbassare la guardia con Pechino in questa fase, almeno fino a quando non si delineerà un serio costo politico con una crescita molto più debole negli Stati Uniti o un significativo sell off (vendita di titoli senza limitazione di quantità o di prezzo, ndr). Anche perché Trump sembra voler contare sulla Federal Reserve per limitare i rischi economici con ulteriori tagli dei tassi: un potente alleato nella sua disputa commerciale con la Cina” spiega Esty Dwek.

Amanti del rischio o prudenti, gli investitori scelgono la gestione attiva


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POSSIBILE UNA TREGUA O UN ACCORDO COMMERCIALE


L’esperta ritiene possibile una qualche tregua commerciale o un accordo con Pechino nel corso dell'anno o, con maggiore probabilità, all'inizio del prossimo anno anche per assicurare un contesto economico adeguato per le elezioni negli Stati Uniti. “Non possiamo inoltre escludere ulteriori pressioni della Casa Bianca sulla banca centrale Usa per sostenere l'economia statunitense: è vero che i dati attuali non mostrano esigenze in questo senso ma potrebbero evidenziarli nei prossimi mesi” puntualizza Esty Dwek. Secondo la quale, se Trump non sospenderà le tariffe annunciate a settembre, la Fed dovrebbe decidere un taglio dei tassi nello stesso mese mantenendo aperta l’opzione per ulteriori tagli anche per dicembre.

COME POSIZIONARE I PORTAFOGLI


Come posizionare i portafogli? “La volatilità che si è riaccesa nell’ultima settimana è improbabile che svanisca nel breve termine il che non esclude che ci possa essere spazio per qualche ulteriore correzione” spiega Esty Dwek che, tuttavia, mantiene una visione relativamente costruttiva sui mercati azionari. Certo, ammette l’esperta, le cose potrebbero cambiare in peggio nel caso di un'ulteriore escalation della guerra commerciale e se la situazione economica e politica a livello globale dovesse deteriorarsi troppo. D’altro canto le aspettative sui profitti aziendali sono già ridotte ai minimi e incorporate nelle quotazioni mentre la Fed – in combinazione con le altre banche centrali - continuerà probabilmente a sostenere i mercati: per tutte queste ragioni l’andamento dei mercati azionari potrebbe risultare tutt’altro che regolare. Per quanto riguarda le obbligazioni, Esty Dwek si aspetta una stabilizzazione dei rendimenti e mantiene l'esposizione verso le aziende core del portafoglio come protezione mentre, alla luce delle perduranti incertezze, prevede ancora una forte domanda per le attività considerate come “porto sicuro”.
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