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Brexit

La frenata della ripresa spinge gli asset rischiosi

Secondo Esty Dwek di Natixis Investment Managers, visto che le aspettative di rendimento per le classi di attività tradizionali sono inferiori alla media, è il momento di puntare sulle strategie alternative

di Chiara Merico 28 Marzo 2019 15:20

Perde slancio il rally di inizio anno: il rallentamento si è verificato nelle ultime settimane, ha spiegato Esty Dwek, senior investment strategist di Natixis Investment Managers, “dato che gran parte delle buone notizie che hanno contribuito a dare forza al rimbalzo ora appaiono già prezzate dai mercati”. In più il tono troppo dovish della Fed ha riportato in primo piano alcuni timori sulle prospettive a medio termine. Tuttavia, secondo Dwek “con il sostegno delle principali banche centrali, le aspettative di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina e una stabilizzazione della crescita in primavera, ci aspettiamo che i mercati ingranino una marcia in più nei prossimi mesi, anche se non al ritmo di gennaio”.

PERMANGONO RISCHI, BREXIT IN TESTA


Il sentiment rimane comunque fragile ed è probabile una maggiore volatilità, tanto più che permangono numerosi rischi, come quelli legati alla Brexit. Inoltre, secondo l’esperta è probabile che la crescita degli utili torni ad attrarre l’interesse dei mercati, dato che le aspettative sono state ridotte nel 2019.

EUROPA: QUADRO IN MIGLIORAMENTO


Per quanto riguarda l’Europa, secondo Dwek “il quadro dei mercati è destinato a migliorare, grazie alla stabilizzazione della crescita e a un quadro politico più chiaro, anche se le elezioni europee e le potenziali tariffe automobilistiche rimangono i punti interrogativi chiave”. Le notizie peggiori sono già state prezzate e quindi si potrebbe ancora assistere a un rimbalzo, specie se gli sviluppi della situazione politica dovessero essere migliori del previsto.

LA FED COLOMBA FA SCENDERE I RENDIMENTI


In Usa, invece, i rendimenti dei buoni del Tesoro sono scesi dopo il tono colomba della Fed, a circa il 2,5% sui rendimenti a 10 anni. Secondo l’esperta, “nonostante i fondamentali restino solidi, l’atteggiamento più accomodante della Fed e le preoccupazioni sulla crescita a lungo termine agiscono da tetto. Con i tassi a breve fissi e il rischio di rialzo di quelli a lungo al minimo, è improbabile che la curva si inverta nel breve termine, ma potrebbe farlo nel corso dell'anno. Per ora, mentre la duration non aggiunge molto in termini di rendimento, siamo meno preoccupati di aumentare la duration dei portafogli con strategie difensive più core”.

Strategie alternative di scena al SdrX con Natixis Investment Managers


Strategie alternative di scena al SdrX con Natixis Investment Managers






STRATEGIE FLESSIBILI CERCANSI


Sul fronte del credito, in Usa gli spread si sono stabilizzati dopo aver ripercorso gran parte dell'allargamento del 2018. “Per quanto riguarda l’investment grade statunitense – nota Dwek - non ci aspettiamo che i rendimenti ritornino ai minimi del 2018, anche se gli high yield hanno un ulteriore potenziale di contrazione a causa del rimbalzo dei prezzi del petrolio e di un graduale miglioramento delle prospettive di crescita. Continuiamo a cercare strategie di rendimento assoluto flessibili che possano adattarsi all'evoluzione delle condizioni di mercato”.

NON È IL MOMENTO DI ELIMINARE IL RISCHIO


In generale, secondo l’esperta di Natixis “è improbabile che l’attuale contesto possa semplificarsi, il che implica che strategie più flessibili e a rendimento assoluto, in grado di diversificare i portafogli, continuino a essere gradite all’interno dei portafogli”. La motivazione è semplice: visto che le aspettative di rendimento per le classi di attività tradizionali sono inferiori alla media, le strategie alternative continuino a essere utilizzate per contribuire a colmare questo gap in termini di ritorni. Di conseguenza, sottolinea Dwek, “ci aspettiamo che le attività di rischio continuino a macinare di più e a mantenere la nostra esposizione. Potrebbe non essere il momento di aggiungere troppo rischio, ma non pensiamo che sia giunto il momento di eliminarlo completamente”.
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