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Antonio Bottillo

Rendimento e valori personali: i motori degli investimenti Esg

Nell’ultimo report di Natixis IM emerge l’importanza che ogni categoria di investitori assegna alle performance nell’integrazione dei criteri Esg

di Antonio Cardarelli 17 Maggio 2019 14:57

Potrebbe sembrare banale ricordarlo, ma quando si parla di investimenti sostenibili non bisogna cadere nell’errore di concentrarsi solo sui benefici ambientali e sociali dimenticando il rendimento. A ricordarlo sono i risultati dell’ultima analisi di Natixis Investment Managers, basata sui risultati di quattro indagini distinte condotte su professionisti della finanza, investitori individuali, investitori istituzionali e fund buyer professionali.

ALFA IN PRIMO PIANO


Ogni categoria di investitori, con leggere differenze, assegna un’importanza elevata alla capacità degli investimenti Esg di generare alfa: nel dettaglio il 59% dei consulenti finanziari, il 57% dei fund buyer e il 56% degli istituzionali. Inoltre, più della metà (56%) degli investitori individuali ritiene che le società in grado di dimostrare un maggiore livello di integrità supereranno le altre in termini di performance.

ISTITUZIONALI PRIMI ARRIVATI


Come già accaduto in passato, gli investitori istituzionali continuano a essere all’avanguardia nell’adozione di strategie Esg: il 66% ritiene l’Esg diventerà una pratica standard nei prossimi 5 anni e quasi la metà (46%) afferma che questa analisi sia importante, per il processo di investimento, quanto l’analisi fondamentale tradizionale.

COSA C’È DA MIGLIORARE


Ma nel rapporto diffuso da Natixis IM non mancano le note dolenti, a partire dalla necessità di migliorare le modalità di reporting e misurazione, elementi che porterebbero il 70% dei consulenti finanziari italiani ad aumentare la propensione a raccomandare prodotti Esg.

L’IMPORTANZA DEI VALORI PERSONALI


L’intenzione di generare impatti positivi sul pianeta attraverso i propri investimenti fa presa in modo particolare tra i Millennial (56%), mentre è ritenuta importante solo dal 41% dei Baby Boomer, ovvero i nati tra il 1945 e il 1964. In maniera trasversale sui gruppi di investitori intervistati, i risultati rivelano l'importanza di allineare gli investimenti ai propri valori, considerazione particolarmente rilevante per gli investitori individuali, dove quattro su cinque (81%) hanno riconosciuto l’importanza della capacità di personalizzare i propri investimenti per rispondere ai propri valori personali, senza però andare a intaccare le performance.

Fund buyer, disco verde alla gestione attiva


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STRATEGIA PIÙ AMPIA


"In qualità di gestore attivo, consideriamo i fattori ESG come parte integrante delle strategie attive di investimento di lungo periodo. Gli investitori sono sulla stessa lunghezza d’onda. Le strategie di investimento legate agli ESG sono ora riconosciute al di là del ristretto ambito di screening negativo a cui un tempo erano associate” ha dichiarato Jean Raby, CEO di Natixis Investment Managers.

FOCUS SU MISURAZIONE E REPORTING


“Come accade quando si ha a che fare con la maggior parte delle innovazioni in materia di investimenti – ha commentato Antonio Bottillo, Country Head per l’Italia di Natixis Investment Managers - gli investitori istituzionali sono in testa alla classifica in materia di ESG. Sei su dieci incorporano già i criteri ESG all’interno dei propri portafogli e la maggioranza (55%) prevede di aumentarne l’allocazione nel 2019. Dovendo far fronte a maggiori requisiti interni di rendicontazione, faranno sempre più affidamento sull’industria degli investimenti per fornire la misurazione e il reporting di cui hanno bisogno, aspetto in grado di generare benefici a livello generale".
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