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Cyril Moullé-Berteaux

L'impatto della recente volatilità dei mercati sul DAP

di Cyril Moulle-Berteaux 30 Maggio 2013 20:00
financialounge -  Cyril Moullé-Berteaux Diversified Alpha Plus Fund mercati azionari Morgan Stanley performance USA
La volatilità espressa dal comparto Diversified Alpha Plus Fund negli ultimi giorni è in larga parte attribuibile alla modalità (timing) di calcolo del NAV. Infatti, nonostante il team di gestione sia basato a New York, il NAV giornaliero viene calcolato sul fuso di Londra (15.00 Londra = 10.00 NY). Per questa ragione molte posizioni negoziate sui mercati statunitensi sono contabilizzate utilizzando il prezzo di chiusura del giorno lavorativo precedente.

Il comparto Multi Asset Portfolio (MAP), che rappresenta la versione statunitense del Diversified Alpha Plus (DAP) con un portafoglio identico ma con l'unica differenza che le posizioni vengono contabilizzate alle 16.00 NY time, ha registrato performance pressoché piatte rispetto alla correzione del DAP (a dimostrazione della forte preservazione del capitale della strategia in fasi ribbassiste). Come è possibile notare nel grafico presente nella gallery, il MAP (linea bianca) non ha subito alcuna perdita durante la fase di correzione, mentre il DAP (linea arancione) ha archiviato una perdita per poi recuperare nel giorno successivo.

Questa è la ragione per la quale la volatilità del MAP è pari al 7% rispetto al 9% del DAP (per quanto detto sin'ora, se le posizioni fossero contabilizzate sullo stesso fuso, anche la volatilità del DAP sarebbe del 7%). Attualmente stiamo lavorando per tentare di sincronizzare perfettamente le posizioni dei due portafogli.

Complessivamente la performance conseguita dal DAP è stata interessante: +5% da inizio mese e +11% da inizio anno, sovraperformando i principali concorreti.

Quello che ci preme sottolineare è che abbiamo conseguito queste interessanti performance non solo attraverso posizioni lunghe sull'azionario (con una esposizione direzionale all'azionario estremamente contenuta) ma soprattutto attraverso l'utilizzo di trade non-direzionali. Questo è esattamente il nostro obiettivo: quando i mercati registrano una correzione, il portafoglio deve essere in grado di preservare il capitale in maniera molto più efficiente di quanto riescano a fare i comparti con una elevata esposizione azionaria.

Nonostante dal 20 maggio i mercati abbiano subìto una perdita dell'1-2%, il DAP ha archiviato una performance positiva dell'1,4%, mentre utilizzando il MAP - che probabilmente rappresenta un miglior parametro di confronto - dal 20 maggio siamo positivi dello 0.6%. Non una grande differenza ma fortemente indicativa della natura non-correlata del fondo.

Le principali fonti di performance da inizio anno (nonché da inizio del mese) sono state:
+ short AUD (coperto con posizioni long in azioni globali)
+ short rame (coperto con posizioni long S&P 500)
+ short Emerging Markets / long Developed Markets - abbiamo parzialmente ridotto questo trade un paio di mesi fa
+ long compagnie aeree statunitensi (coperto con posizioni short S&P 500)
+ long titoli spagnoli a 2 e 3 anni - abbiamo parzialmente ridotto questo trade un paio di settimane fa
+ short su azioni esposte al ferro (coperto con posizioni long in azioni globali)
+ short titoli di macchinari a uso minerario (coperto con posizioni long in azioni globali)

I fattori che hanno penalizzato il risultato nello stesso periodo sono stati:
- short titoli di consumo discrezionale sudafricani (coperto con posizioni long Emerging Markets)
- short banche australiane (coperto con posizioni long in azioni globali) - abbiamo chiuso queste posizioni nel primo trimestre
- long azionario italiano (coperto con posizioni short S&P 500) - abbiamo chiuso queste posizioni nel primo trimestre
- long azionario spagnolo (coperto con posizioni short S&P 500) - abbiamo chiuso queste posizioni nel primo trimestre
- long azionario tedesco (coperto con posizioni short S&P 500 ) - abbiamo chiuso queste posizioni nel primo trimestre

L'attuale posizione azionaria netta long del portafoglio (si veda il documento presente nella gallery) è pari al 26% (ma scende all'8.8% al netto delle coperture) come, ad esempio short AUD/ ACWI e short Rame/ S&P 500), il 16% di posizione lunghe (nette) in titoli obbligazionari, il 9% short di materie prime, il 65% lungo di dollaro statunitense contro AUD, CAD, RUB, ZAR, CLP.

La bassa esposizione azionaria netta deriva dalla nostra visione secondo la quale il rally registrato dall'azionario è stato guidato esclusivamente dalle politiche monetarie espansive e dalla riduzione del premio al rischio, mentre gli utili societari sono rimasti deboli, la crescita globale non è univoca e i livelli di fiducia sopravvalutati.

Consulta la gallery per maggiori informazioni legate al comparto.
Consulta la scheda nella sezione fondi per accedere ai documenti associati al Diversified Alpha Plus Fund.




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