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Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 30 novembre 2013

17 Dicembre 2013 14:00
financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund
1. I dati sulla crescita sono stati incoraggianti e gli asset maggiormente rischiosi hanno esibito performance positive. Le azioni globali hanno registrato performance positive pari allo 0,5% e gli spread delle obbligazioni societarie si sono ristretti.

2. Il rally delle azioni globali è stato guidato dal Giappone: il TOPIX ha mostrato un incremento dell'1,6%, compensato (in termini USD) dal deprezzamento dello Yen, pari al 2%. Nel complesso i dati sulla crescita tracciano per il Giappone un quadro di persistente ripresa ciclica. La debolezza degli investimenti privati e i dati relativi ai consumi hanno tuttavia indicato che l'espansione economica continua a essere alimentata principalmente dalle misure di stimolo del governo piuttosto che dal settore privato.

3. Anche nell'Eurozona i dati sulla crescita hanno evidenziato un miglioramento, come mostra l'Eurostoxx 50 in rialzo dell'1% supportato dal segmento bancario.

4. I rendimenti dei Treasury Usa sono lievemente saliti e gli asset maggiormente sensibili all'andamento dei tassi hanno continuato a esibire performance deludenti. I Reit statunitensi hanno ceduto il 3,3%, mentre le valute legate alle materie prime hanno subito forti correzioni depresse dalla flessione del dollaro australiano, deprezzatosi del 2,8%, seguito dal rublo russo e dal dollaro canadase. Sebbene il rialzo del dollaro statunitense rispetto alle principali valute si sia arrestato, l'oro ha registrato una flessione del 2,9%.

5. Alla fine del mese il portafoglio ha registrato una performance positiva pari all'1,6%. Il risultato complessivo ha tratto beneficio in larga misura delle posizioni corte nelle azioni sensibili ai tassi, come i titoli Usa che offrono dividend yield elevati, i Reit e le azioni di distributori statunitensi. Un apporto positivo è giunto anche dalle posizioni pro-cicliche nei titoli azionari dell'Eurozona, che includono il settore automobilistico, quello bancario e i titoli periferici.

6. Nel corso del mese abbiamo riaperto varie posizioni legate al rallentamento della crescita cinese e dei mercati emergenti. Tra queste figurano posizioni azionarie corte nei mercati emergenti rispetto a quelli sviluppati; nelle aziende di estrazione del ferro, nei macchinari estrattivi e nei titoli bancari cinesi e australiani rispetto alle azioni globali; nel dollaro australiano e nelle valute dei paesi emergenti che presentano forti deficit delle partite correnti. Nell'ambito delle azioni statunitensi abbiamo inoltre ampliato la posizione corta nei titoli con dividend yield elevato rispetto a quelli con basso dividend yield.

7. Nonostante l'iniziale euforia, prevediamo che le riforme recentemente annunciate in Cina incideranno negativamente sulla crescita nel breve periodo. Ci preoccupa in particolare l'effetto della liberalizzazione dei tassi d'interesse sul sistema bancario "ombra" e il contestuale impatto sulla crescita. In altri mercati emergenti continuiamo a vedere segni di debolezza dovuti a fattori interni e riteniamo che tale trend sia destinato a proseguire.

8. Seguiamo con attenzione il mercato del lavoro statunitense poiché un miglioramento delle prospettive di crescita potrebbe innescare un ridimensionamento anticipato delle misure di stimolo monetario.


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