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Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 23 luglio 2013

23 Luglio 2013 08:30
financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund
1. Gli investitori possono tirare un sospiro di sollievo: le autorità cinesi sembrano essersi allontanate dall’orlo del precipizio e le tensioni sul mercato dei prestiti interbancari si sono attenuate. I verbali del Fomc hanno chiarito che la riduzione della manovra di allentamento quantitativo non deve essere necessariamente accompagnata da un inasprimento monetario di pari entità. Nell’Eurozona sono continuati ad emergere segnali di un miglioramento della crescita.

2. Gli asset rischiosi si sono mossi fortemente al rialzo dopo che i mercati azionari globali hanno registrato un apprezzamento del 4,3%, trainati dal Giappone; le obbligazioni globali hanno guadagnato lo 0,2% e i differenziali di rendimento delle obbligazioni societarie si sono ridotti. In ambito azionario, i settori ciclici hanno sovraperformato quelli difensivi. Le attività finanziarie dei mercati emergenti hanno continuato a registrare segni di debolezza, anche se negli ultimi giorni questo trend sembrerebbe essersi invertito. La significativa dispersione dei rendimenti tra i vari listini emergenti continua a distoglierci dal considerarli un’unica classe d’attivo.

3. I dati sulla crescita economica si sono rivelati sostanzialmente in linea con le attese. Le maggiori sorprese positive sono provenute dal Regno Unito e dal Giappone: economie dove l’allentamento quantitativo continua a pieno regime e non è ancora in programma un suo ridimensionamento. La crescita globale resta molto fiacca, e gli ultimi sondaggi indicano un tasso di espansione del 2,2%. I dati congiunturali statunitensi viaggiano al disotto dell’1% per il secondo trimestre, e sarebbe necessaria una notevole accelerazione nei prossimi mesi per poter soddisfare le stime di consenso sulla crescita.

4. Il comparto ha guadagnato l’1,1% nelle prime due settimane di luglio, grazie principalmente alle posizioni corte nel dollaro australiano, alla posizione lunga nel segmento azionario emergente coperto da una posizione corta su quello delle economie avanzate, alla posizione lunga sui titoli bancari cinesi coperta con posizione corta sulle azioni globali e quella sul rame coperta da posizione corta sui listini statunitensi. Ulteriori contributi positivi sono giunti dalle nostre posizioni lunghe sui bond della periferia europea nonché dall’orientamento lungo di recente costituzione nei listini azionari nipponici.

5. Nelle prime due settimane del mese abbiamo aperto una posizione lunga nei titoli di stato greci, dove individuiamo potenzialità di rialzo in tutti gli scenari, ad eccezione di quello più estremo.

6. Abbiamo inserito due posizioni associate al dispiegamento della bolla dei rendimenti: una posizione corta sui Reit statunitensi rispetto ai mercati azionari USA e una posizione lunga sull’USD rispetto ad EUR, GBP, JPY e CHF (su base equiponderata). Ciò nonostante, gran parte dei nostri posizionamenti lunghi nell’USD hanno eroso la performance, giacché le dichiarazioni di Ben Bernanke hanno lasciato intendere che il rialzo dei tassi è più distante di quanto molti avessero cominciato a prevedere. L’esposizione azionaria netta è rimasta contenuta attestandosi al 13,8%, escludendo una copertura azionaria del 20% sulle nostre posizioni corte su rame e AUD.

7. Abbiamo ridotto molti dei nostri posizionamenti ribassisti su Cina e nelle azioni associate ai mercati emergenti, tra cui emergenti/sviluppati, macchinari, ferro, titoli bancari immobiliari cinesi beni di consumo discrezionali sudafricani, tutti stabiliti in relazione alle piazze azionarie globali. Siamo ancora fermamente convinti che le economie emergenti andranno incontro a un rallentamento nel medio termine, potremmo accrescere tale posizione chiave tattica corso del tempo. Tuttavia, data la chiara situazione ipervenduto consapevolezza degli investitori circa decelerazione mondo emergente, riteniamo breve termine potrebbero andare ad una tregua.

8. Stiamo acquistando fiducia sulla ripresa dell’area Euro, e valutando la possibilità di ristabilire le posizioni azionarie in questa regione.

9. Una delusione sul fronte della crescita USA costituirebbe un dato fortemente negativo. In un tale scenario, il cambio del paradigma finanziario globale che i mercati hanno cominciato ad inglobare nei prezzi sulla base dell’aumento dei tassi d’interesse e della forza dell’USD, dovrebbe essere ripensato.

Consulta la gallery per maggiori informazioni legate al comparto.
Consulta la scheda nella sezione fondi per accedere ai documenti associati al Diversified Alpha Plus Fund.




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