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Coronavirus, azionario europeo più vulnerabile secondo Morgan Stanley IM

L’impegno delle banche centrali va supportato dalle politiche fiscali nei singoli paesi. Sottopeso sull’azionario europeo ritenuto vulnerabile, paesi periferici sottopesati anche nell’obbligazionario

di Virgilio Chelli 31 Marzo 2020 07:45

Things to get worse before they get better. Christian Goldsmith, Portfolio Specialist del team Global Balanced Risk Control di Morgan Stanley Investment Management, ricorre a un vecchio adagio anglo-americano per descrivere la visione del suo team sull’attuale momento di economie e mercati in piena emergenza virus: ottimismo sul lungo termine, ma attesa di un peggioramento sul breve. Nell’ultimo aggiornamento audio fornito dal team sul sito della grande casa americana, i portavoce Christian Goldsmith e Laura Biancato sottolineano innanzitutto il grande sforzo messo sul piatto dalle banche centrali di USA ed Europa nel quadro di un coordinamento del G7 pronto al “whatever it takes” per sostenere l’economia globale.

LA POLITICA MONETARIA NON BASTA SE NON ACCOMPAGNATA DA MISURE FISCALI MIRATE


La Federal Reserve ha tagliato i tassi in modo deciso, e la BCE dal canto suo ha messo sul tavolo ampi programmi di acquisto di titoli. Tuttavia, gli esperti del team GBaR sottolineano che la politica monetaria da sola è uno strumento insufficiente, e va pertanto accompagnata da politiche fiscali coordinate e mirate. Il team è incoraggiato dalle misure annunciate dal governo USA a favore della salute e a sostegno di disoccupati, famiglie e imprese attraverso la canalizzazione di risorse finanziarie.

CRUCIALI LE MISURE PER CONTROLLARE IL VIRUS, I PAESI SVILUPPATI SONO IN RITARDO RISPETTO ALL’ASIA


Goldsmith e Biancato ribadiscono tuttavia il ruolo cruciale dell’azione dei governi per controllare il virus con azioni credibili: desta preoccupazione il ritardo con cui i governi dei paesi occidentali hanno iniziato a contrastare l’epidemia rispetto a quanto fatto in Asia. La risposta tardiva e fino ad oggi inadeguata è per il team la più grande debolezza ed è il motivo per cui le iniziative finanziarie non stanno riscuotendo effetti positivi. Lo scenario di breve termine per l’economia è che continuerà a peggiorare prima di poter migliorare.

AZIONARIO EUROPEO PIU’ ESPOSTO, NEI BOND RISCHIO DETERIORAMENTO PER ITALIA E SPAGNA


Il team GBaR di Morgan Stanley IM stima un rischio di recessione tecnica in aree quali Giappone e in Europa con la possibilità che si allarghi anche negli Stati Uniti, ma gli stimoli monetari e fiscali dovrebbe incoraggiare la ripresa e gli esperti sono cautamente positivi sul lungo periodo. Per quanto riguarda il posizionamento di portafoglio, l’azionario europeo è da sottopesare per via dell’elevata esposizione della regione ai settori turistico e manifatturiero. Gli Stati Uniti sono più protetti data la maggiore esposizione ai servizi. Per quanto riguarda l’obbligazionario, vengono sottopesati i titoli dei paesi periferici e, in generale, i paesi nei quali il peggio deve ancora venire, come la Spagna.

Morgan Stanley IM vede una prolungata interruzione della crescita


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