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Obbligazioni globali, ecco dove puntare nel secondo semestre

Nonostante le molteplici incertezze, la crescita dovrebbe mostrarsi resiliente. Obbligazioni societarie selezionate e debito emergente favoriti dall’atteggiamento accomodante della Fed

di Redazione 8 Agosto 2019 07:00

Quanto accaduto nell’ultima settimana, con i mercati finanziari immediatamente passati all’avversione al rischio dopo l’annuncio a sorpresa di Trump di nuovi dazi all’import dalla Cina, conferma quanto siano rilevanti i pericoli che continuano a incombere sullo scenario globale.

ECONOMIA RESILIENTE TRAINATA DAGLI USA


In prospettiva, gli esperti di Western Asset (affiliata Legg Mason) si aspettano una certa resilienza da parte della crescita globale, con gli Stati Uniti che continuano a fungere da locomotiva, mentre l’economia europea tende a migliorare e lo stimolo economico in varie zone dell’Asia comincia a produrre effetti. “È vero che le guerre commerciali resteranno una fonte di incertezza e costituiranno un forte deterrente per gli investitori e per la fiducia delle imprese a livello globale, ma è altrettanto vero che le principali banche centrali hanno esplicitato in modo chiaro il loro impegno nell’adottare politiche accomodanti per ridurre i rischi” spiegano gli esperti di Western Asset.

CURVA DEI TASSI INVERTITA TEMPORANEAMENTE


I quali, alla luce anche della persistente inflazione americana pari o inferiore al livello del 2% stabilito dalla Fed, ritengono probabili diversi tagli dei tassi Usa nella seconda parte dell’anno. “Il fatto che la curva dei rendimenti statunitense sia attualmente abbastanza piatta ha permesso, in occasione del picco di avversione al rischio per le tensioni commerciali, un’inversione dei tassi. Tuttavia i tagli dei tassi della Fed che si dovrebbero susseguire nei prossimi mesi e ulteriori dimostrazioni di resilienza da parte dell’economia Usa, dovrebbero prevenire che l’inversione diventi strutturale” puntualizzano i professionisti di Western Asset.

C’È VALORE NEI TREASURY A BREVE TERMINE E NEL CREDITO


Secondo i quali c’è valore sia nei titoli di Stato (Treasury) Usa a breve termine – sulla scia della loro previsione di crescita moderata e di una Fed prudente – e sia nelle obbligazioni a lungo termine – da sfruttare come copertura contro il rischio spread. Inoltre, è possibile ricavare interessanti flussi cedolari e potenziali capital gain sia nelle obbligazioni societarie investment grade e high yield, e sia nel debito dei mercati emergenti in dollari statunitensi e anche in valuta locale.

AZIONE COMBINATA FED AUTORITÀ MONETARIE CINESI


Anche per gli esperti di Brandywine Global (affiliata Legg Mason) i titoli a lungo termine in valuta locale del debito emergente sono interessanti grazie al favorevole contesto di inflazione. Per i professionisti di Brandywine Global è probabile che il rallentamento della crescita globale possa raggiungere un punto di flesso nei prossimi mesi, evento tuttavia non prezzato dai mercati che incorporano una versione meno ottimista del contesto macro economico. “Per vedere un miglioramento del sentiment del mercato è indispensabile che la Federal reserve adotti vere e proprie misure di stimolo e che, inoltre, anche le autorità di Pechino continuino a perseguire politiche di stimolo finché l’economia cinese non si stabilizzerà” specificano gli esperti di Brandywine Global.

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SOFT LANDING A FINE 2019 O INIZIO 2020


Secondo i quali l’economia globale dovrebbe avviarsi verso un soft landing a fine 2019 o inizio 2020. Alla luce di questa prospettiva le occasioni saranno da cogliere in un contesto nel quale il dollaro tenderà a indebolirsi, i prezzi delle materie prime a risalire e le esportazioni e gli scambi commerciali globali riprenderanno tono. “Le incertezze provocate dalle guerre commerciali combinate con quelle legate all’evoluzione dell’economia cinese hanno influito negativamente su molte valute sensibili alle materie prime e alle esportazioni che costituiscono un’opportunità di investimento. Inoltre, dal momento che sembrano necessarie politiche monetarie coordinate per prevenire una recessione globale, le banche centrali nei mercati sviluppati ed emergenti sono pronte a mosse inclini a condizioni più accomodanti che, a cascata, dovrebbe poi riflettersi nei prezzi dei bond sovrani” concludono i professionisti di Brandywine Global.
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