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Chia-Liang Lian

Mercati emergenti, solo per gli investitori disposti a perseverare

Gli investitori che mirano ad investire nei mercati emergenti devono adottare un orizzonte di lungo termine ed affidarsi a gestori attivi, capaci di selezionare paesi ed emittenti.

19 Settembre 2016 09:59
financialounge -  Chia-Liang Lian gestione attiva Legg Mason mercati emergenti mercati obbligazionari selezione

Le obbligazioni dei paesi emergenti sono state, dall’inizio dell’anno, una delle asset class che hanno registrato le migliori performance nel reddito fisso: quelle in valuta locale hanno messo a segno un +16%, mentre quelle in valuta forte USD un +15%. I risparmiatori hanno così iniziato a ricorrere ad ETF, fondi e obbligazioni emergenti dopo una prolungata fase di rimborsi: basti pensare che, in base ai dati pubblicati da J.P. Morgan, i flussi in ingresso su questa asset class hanno totalizzato la cifra record di 4,7 miliardi di dollari nella terza settimana di luglio.

Nonostante le brillanti performance e il fatto che persistano molte delle problematiche sia economiche che politiche che hanno ostacolato questa asset class negli ultimi anni, per Chia-Liang Lian, Head of Emerging Markets Debt di Western Asset (gruppo Legg Mason), emergono altrettante motivazioni per assumere un atteggiamento costruttivo sui mercati emergenti, anche alla luce delle valutazioni attuali: “Se si analizza il rally in corso da un punto di vista tecnico si può constatare che gli ingenti deflussi, che hanno determinato in questi ultimi anni un forte sottopeso di questa asset class all’interno dei portafogli internazionali, hanno svolto una funzione di supporto” sostiene Chia-Liang Lian, per il quale, sullo sfondo, resta altrettanto significativa la caccia al rendimento.

Infatti, una delle implicazioni indirette dell’esito del referendum britannico del 23 giugno è stata quella di incrementare la prospettiva di un prolungarsi di tassi di interesse bassi a livello globale: una prospettiva che spinge gli investitori a ricercare titoli che offrano rendimenti più elevati.

Da un punto di vista dell’analisi dei fondamentali, Chia-Liang Lian segnala altri fattori a supporto, a partire dal miglioramento della bilancia dei pagamenti grazie al profondo deprezzamento delle valute locali dei paesi in via di sviluppo.

Tuttavia, esistono anche dei rischi e il principale, secondo Chia-Liang Lian, è quello che si possa ripetere una situazione analoga a quella vissuta negli anni successivi al 2000. Il riferimento del manager riguarda gli ingenti flussi di ingresso in questa asset class, provenienti anche ed in buona parte da strategie passive o di tipo index-linked che hanno concorso a nascondere le profonde disuguaglianze nella qualità del credito dei singoli paesi emergenti.

Proprio per questo, Chia-Liang Lian ritiene che l’eterogeneità di questa asset class necessiti di una gestione attiva e di un approccio selettivo, che si ponga come obiettivo primario, all’interno di un mercato strutturalmente molto volatile e quindi rischioso. Sono quindi molte le opportunità sui mercati emergenti, ma solo per gli investitori disposti a perseverare con un orizzonte di lungo termine. Investitori che non devono intendere l’asset class emergente come una sorta di trading di breve periodo, quanto, piuttosto, una importante fonte di diversificazione all’interno del portafoglio.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Legg Mason Global Asset Management

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