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Fed, la politica monetaria è forse più vicina ad un livello neutrale

Giunta alla neutralità, la Fed dovrà essere ancora più attenta alle sue dichiarazioni sulle future politiche monetarie: ogni rialzo dovrà essere in risposta ai dati economici.

13 Giugno 2018 11:13
financialounge -  Federal Reserve John Bellows Legg Mason politica monetaria tassi di interesse Western Asset

È molto probabile che la Federal Reserve oggi decida di alzare i tassi dei Fed Funds di 25 punti base (+0,25%) portandoli al due per cento. Tuttavia, secondo John Bellows, Portfolio Manager di Western Asset (gruppo Legg Mason), il punto chiave è l’avvicinarsi dei tassi ad un livello considerato ‘neutrale’,  con un conseguente cambiamento di strategia da parte della banca centrale statunitense.


MODIFICA DELLA FORWARD GUIDANCE DELLA FED


“In questo meeting è probabile che il Federal Open Market Committee, (FOMC, l’organismo interno alla Federal Reserve competente in tema di tassi di interesse USA, ndr), oltre a rialzare i tassi, modifichi la sua forward guidance (comunicazione sulle prossimi indirizzi in tema di politica monetaria, ndr), cancellando ad esempio l’affermazione sul fatto che i tassi resteranno al di sotto del livello previsto nel lungo periodo. Inoltre anche la descrizione della politica monetaria potrebbe venir ridimensionata da ‘accomodante’ a  ‘moderatamente accomodante’” commenta John Bellows.


FEDERAL RESERVE, SETTE RIALZI IN TRE ANNI


D’altra parte, tiene a puntualizzare l’esperto, si tratterebbe di cambiamenti che non farebbero altro che ammettere che la politica monetaria statunitense sia molto più vicina ad un livello neutrale, alla luce sette rialzi dei tassi in tre anni. Ma, al contempo, si tratterebbe anche di un possibile cambio di approccio da parte del FOMC.  “Se la Fed confermasse di essere in prossimità della ‘neutralità’ sarà costretta ad essere ancora più attenta alle sue dichiarazioni sulle future politiche monetarie e ogni rialzo al di sopra del livello neutrale dovrà rappresentare una risposta ai dati economici” specifica John Bellows.


COSA SI ASPETTANO I MERCATI


Il problema, però, è che i mercati sembrano aspettarsi che la Federal Reserve possa spingersi oltre la neutralità, proseguendo per diversi anni una politica restrittiva. Infatti, le attuali quotazioni di mercato indicano che il prossimo anno la politica monetaria della Fed andrà oltre la neutralità. Sono infatti attesi, oltre questo rialzo dato per scontato, altri tre aumenti da qui a fine 2019, proiettando i tassi dei Fed Funds oltre il 2,75%. Non solo. Il tasso quinquennale previsto tra cinque anni si posiziona oggi al 3,15%. Molti operatori di mercato potrebbero pertanto restare sorpresi se la banca centrale americana assumerà un atteggiamento cauto da questo punto di vista.

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LO SCENARIO DI INFLAZIONE


“In pratica, il mercato si aspetta 5 anni durante i quali il tasso medio si attesti ben oltre la neutralità. È vero che in passato ci sono stati periodi di politiche restrittive, ma mai per 5 anni consecutivi. Per giustificare un simile andamento dei tassi ci vorrebbe uno scenario di inflazione molto diverso da quello attuale” sostiene John Bellows. Per l’esperto la Fed non dovrebbe avere necessità di spingersi oltre il livello neutrale, a meno che lo scenario dell’inflazione non cambi in modo radicale.
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