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Credito USA, le fasi del credit cycle aiutano a selezionare i settori

2 Agosto 2016 09:03
financialounge -  credit cycle Legg Mason mercati obbligazionari Michael Buchanan USA

Il posizionamento nelle diverse fasi del ciclo (recessione, ristrutturazione, business sostenibile, espansione) determina la attrazione o meno dei settori.


“L’analisi delle fasi del credit cycle in cui si trovano le società di diversi settori offre informazioni utili a comprendere quale possa essere la loro evoluzione, in termini di risultati attesi” sostiene Michael Buchanan, Deputy Chief Investment Officer di Western Asset (Gruppo Legg Mason), secondo il quale, tuttavia, è bene evidenziare come a differenza di altre fasi in passato, l’attuale ciclo del credito presenti caratteristiche del tutto singolari.

Il gestore, fa infatti presente che la crisi del 2008 ha segnato un momento di svolta, il cui impatto dirompente ha investito ognuno dei singoli attori del quadro economico e si è tradotto in modo particolare nell’imposizione di regolamentazioni più restrittive.

Le società hanno adottato un’impostazione più conservativa nella gestione dei propri bilanci rispetto a quanto accadeva in precedenza ed anche il numero delle operazioni straordinarie a leva (leveraged buyouts), le quali contribuivano in maniera importante ad alimentare il numero dei casi di default societari, è diminuito drasticamente.
Ma in quale fase del credit cycle si trovano i diversi settori USA?

 

Credit-cycle

 

  1. Materie prime: il crollo dei prezzi delle commodities ha colto di sorpresa molte società del settore, le quali (soprattutto nel caso del settore energetico) stavano investendo molte risorse nella crescita dei propri business ed hanno visto ridursi improvvisamente le proprie riserve di liquidità, con una leva finanziaria invece in aumento. Questo ha segnato l’inizio di una fase di recessione (Downturn), cui molte società hanno reagito tagliando drasticamente le proprie spese legate agli investimenti, svalutando i propri asset e cercando di riadattare la propria dimensione ad un modello di business sostenibile (Repair).

  2. Salute: il settore della salute ha attraversato e si trova tuttora in una fase di espansione, sostenuta negli Stati Uniti dalla riforma introdotta dal Presidente Barack Obama, nota anche come ‘Obamacare’ (Expansion).

  3. Bancari: il settore bancario ha attraversato una fase di forte stress in conseguenza della crisi finanziaria del 2008. Da allora, gli istituti bancari hanno intrapreso piani pluriennali volti alla riduzione della propria leva finanziaria ed al miglioramento della qualità dei propri bilanci e della propria liquidità. Attualmente, le banche americane risultano più solide di quanto lo siano mai state negli ultimi 50 anni, grazie anche ai nuovi regolamenti introdotti, che hanno reso questo business assimilabile, per molti aspetti, a quello delle utility (Recovery). Anche le banche europee hanno intrapreso un percorso analogo, che si è rivelato tuttavia più incerto nel risultato, soprattutto nel caso di Italia e Regno Unito. In questo momento, le banche europee si trovano in condizioni molto diverse, che spaziano da situazioni di recessione ad altre di svolta/ripresa (Downturn, Repair, Recovery).

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