Contatti

cina

La Cina è pronta per la guerra fredda tecnologica

Guardando da vicino l’economia domestica si scopre che i progressi tecnologici della Cina sono impressionanti, spiegano gli esperti di ClearBridge (Legg Mason)

di Redazione 8 Ottobre 2019 07:00

Si parla tanto di guerra commerciale tra Usa e Cina, ma secondo molti osservatori il braccio di ferro sui dazi è solo un aspetto dell’antagonismo, destinato crescere, tra queste due superpotenze. Martin Ji, Senior Portfolio Analyst di ClearBridge Investments, un’affiliata di Legg Mason, ritiene che ormai la Cina sia pronta a quella che definisce “una guerra fredda tecnologica”. Nel valutare gli effetti della guerra commerciale, osserva, gli investitori occidentali tendono a enfatizzare i problemi - e sono molti in effetti - che la Cina dovrà affrontare nello scontro con gli Usa. Ma è importante andare oltre, e prendere in considerazione quei fattori che stanno permettendo alla Cina di sviluppare prodotti e soluzioni domestiche, facendo leva sulla sua efficienza strutturale e sulle vaste risorse interne.

I CINESI NON SONO BRAVI SOLO A COPIARE


Nel suo ultimo viaggio in Cina, Martin Ji, ha visto per la prima volta l’uso diffuso dei sistemi di riconoscimento facciale nei condomini, nelle stazioni dei treni e nei checkpoint di sicurezza. A Pechino stanno sperimentando un sistema di riconoscimento facciale per il pagamento e l’ingresso rapido in metropolitana, una linea cittadina è già ora interamente automatizzata, dai controlli iniziali al ritorno al deposito dei treni a fine giornata. “Eravamo abituati a pensare che i cinesi fosse bravi soltanto a copiare, e lo sono ancora, ma ora stanno sviluppando con successo tecnologie nate in Cina, dai software di riconoscimento facciale ai satelliti quantistici o i missili ipersonici”, sottolinea Martin Ji.

L’AUTOMAZIONE COME RISPOSTA ALL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE


A Qingdao, è attivo da due anni il primo porto container completamente automatizzato e Shangai, il più grande porto container al mondo, ha commissionato i lavori per il suo primo terminal senza personale, dove perfino gli autocarri sono senza pilota. Queste novità sono legate al problema dell’offerta di lavoro: la popolazione cinese sta invecchiando, Internet Of Things e intelligenza artificiale ridurranno il bisogno di manodopera umana. L’automazione industriale e gli avanzamenti IT aiuteranno la Cina a superare il rischio di “diventare troppo vecchia prima di essere diventata ricca”.

I SISTEMI DI PAGAMENTO DIGITALI BARRIERA PER GLI INTERMEDIARI STRANIERI


Le tre forme di pagamento attualmente più popolari in Cina sono il contante, Alipay, molto in voga per gli acquisti online, e WeChat pay che funziona via cellulare e viene adoperato per pagare taxi, ristoranti, biglietti del treno o per trasferire denaro tra persone. “Tutti questi metodi sono completamente isolati dai sistemi di pagamento esterni al paese, perciò viene spontaneo pensare che qualsiasi istituzione finanziaria tradizionale non-cinese farà grande fatica ad avere successo in Cina”, conclude l’analista di ClearBridge Investments.

Colossi tech Usa sotto tiro, ma Facebook continuerà a crescere


Colossi tech Usa sotto tiro, ma Facebook continuerà a crescere






UN ENORME BACINO DI DATI ALIMENTA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


La Cina ha lanciato anni fa una carta di identità biometrica, che viene utilizzata per prenotare biglietti, aprire conti finanziari e per passare vari punti di controllo. La mole di dati così raccolta viene utilizzata anche per progetti civili e sociali, compresa la pianificazione urbanistica, l’ottimizzazione dei trasporti e la lotta al crimine, e alimenta progetti di intelligenza artificiale, mentre le leggi sulla privacy limitano sotto quest’aspetto le possibilità di Europa e Usa. “Il problema è che forse resteremo indietro rispetto alla Cina nella corsa all’intelligenza artificiale, non per motivi legati alle tecnologie, ma per la quantità e la qualità dei dati, visto che ogni sistema di IA è tanto più efficace quanto più imponente è la massa di dati che lo alimenta”.

LA CORTINA DI SILICIO


Secondo l’analista dell’affiliata di Legg Mason, il tentativo americano di isolare la Cina sul fronte tecnologico dovrebbe incentivare il governo cinese ad accelerare la sua autonomia nello sviluppo di IA, IoT e altre tecnologie e la sfiducia tra le due parti potrebbe potenzialmente dar vita a due sfere di dominio tecnologico separate e parallele, ognuna con le sue piattaforme ed ecosistemi. “Una ‘Cortina di Silicio’ si sta forse alzando tra Est e Ovest, precedendo una guerra fredda tecnologica. Gli investitori americani nel settore tecnologico molto esposti alla Cina potrebbero dover ripensare i loro progetti sul lungo termine, per prepararsi a questo possibile esito”.
Share:
Trending