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Guardare il breve periodo? Inutile per chi investe

Le incognite geopolitiche non mancano e i mercati ne risentono, ma secondo Martin Currie la soluzione logica è concentrarsi sui trend di lungo termine. A partire dalla demografia

di Redazione 27 Settembre 2019 07:00

La fotografia che si può scattare ad inizio autunno sui mercati finanziari vede in estrema sintesi due dinamiche contrapposte. Da un lato sono presenti le crescenti fonti di pericolo che determinano incertezza sull’andamento dei mercati. In questo elenco figurano le guerre commerciali che hanno travalicato la dimensione commerciale diventando una questione politica e strategica - la vicenda Huawei, ad esempio, rappresenta l’apice di questa escalation-, la saga infinita della Brexit, e la tensione tra Usa e Iran che ha registrato un picco dopo l’attacco ai pozzi petroliferi dell’Arabia Saudita.

IL PRESIDIO DELLE BANCHE CENTRALI A SUPPORTO DEI MERCATI


Sull’altro versante, quello a sostegno dei mercati, ci sono le banche centrali che hanno assunto un atteggiamento complessivamente favorevole alla crescita, o facendo marcia indietro per quanto riguarda le loro intenzioni restrittive dell’anno scorso – come nel caso della Federal Reserve statunitense-, oppure mantenendo una posizione accomodante - come nel caso della Bce e della Bank of Japan.

STIME DEGLI UTILI A RISCHIO DI RIBASSO


“In questo contesto economico più debole, il consenso sulle stime degli utili a livello globale potrebbe subire sensibili revisioni al ribasso soprattutto per quanto riguarda alcuni dei titoli più esposti al ciclo con pesanti ripercussioni a breve termine nei portafogli di alcuni investitori” fa sapere Zehrid Osmani, Head of Global Long-Term Uconstrained di Martin Currie (affiliata Legg Mason).

UNA ROTAZIONE DAI TITOLI QUALITY A QUELLI VALUE


Secondo il quale, inoltre, non si può escludere un contraccolpo scaturito da una rotazione dai titoli “quality” a quelli “value”, dal momento che la differnza di valutazione tra questi due stili di investimento è molto estesa e ha raggiunto picchi storici.

LA RELAZIONE CON I RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI


Tuttavia, per Zehrid Osmani se la rotazione ci sarà resta difficile prevederne il timing esatto e, comunque, risulterà almeno in parte influenzata dalla direzione della politica monetaria. In effetti, come si può osservare dal grafico sotto, il differenziale tra “value” e “quality” sembra fortemente correlato con i rendimenti obbligazionari.


UN APPROCCIO ORIENTATO AL LUNGO TERMINE


Un rischio, va precisato, che non riguarda i portafogli gestiti da Zehrid Osmani, caratterizzati da un approccio focalizzato sul segmento “quality growth", che consente di non preoccuparsi eccessivamente dei pericoli di rotazione dello stile di investimento nel breve termine. L’approccio dell’esperto è orientato al lungo termine e permette di concentrare la ricerca sulle aziende sottovalutate che presentino forti vantaggi competitivi evitando di essere influenzati nelle scelte dalle forti incertezze economiche e geopolitiche presenti sullo scacchiere internazionale.

FORTE POTERE DI DETERMINAZIONE DEI PREZZI


“Siamo particolarmente interessati alle compagnie attive in settori con elevate barriere all'ingresso, capaci di generare margini e rendimenti sostenuti e che presentino un buon profilo di crescita. Ma l’aspetto premiante resta quello di disporre di un forte potere di determinazione dei prezzi, un plus di assoluto rilievo dal momento che nei prossimi trimestri la crescita tenderà ad essere stagnante” specifica Zehrid Osmani.

TRE MEGATREND


Sono sostanzialmente tre i megatrend - le tendenze di lungo termine che guideranno le economie e i mercati in futuro – sui quali si concentra l’attenzione del team guidato da Zehrid Osmani: il cambiamento demografico, il futuro della tecnologia, e la scarsità delle risorse.

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CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO


Relativamente al primo megatrend, l'urbanizzazione, l’invecchiamento della popolazione, la crescita della classe media nei mercati emergenti e le dinamiche relative al lusso piuttosto che agli stili di vita sani costituiscono un universo con tante opportunità per gli investitori con orizzonte temporale di lungo termine.

FUTURO DELLA TECNOLOGIA


Per quanto riguarda invece la tecnologia, si stanno affermando segmenti che mostrano tassi di crescita esplosivi, come l’outsorucing, la cybersecurity, il gaming e l’assistenza sanitaria personalizzata, che fanno spesso leva sulle applicazioni della robotica e dell’intelligenza artificiale. “Per misurare le implicazioni legate al maggior controllo da parte del regolatore a cui i giganti hi tech sono sottoposti, abbiamo sviluppato internamente un nuovo quadro analitico che ci consente di approfondire e valutare tutte le esposizioni al rischio” rivela Zehrid Osmani.

SCARSITÀ DELLE RISORSE


Il quale parla poi del terzo megatrend, quello collegato alla scarsità delle risorse. “Si tratta di un tema di estrema rilevanza sia per noi, sia più in generale, in quanto le implicazioni riguardano non solo l’economia ma anche il futuro e la sostenibilità del pianeta e coinvolgono la politica e l’opinione pubblica. Il nostro lavoro si è affinato per ricercare le società deputate a sfruttare alcune delle tendenze a lungo termine, in particolare nell’ambio della robotizzazione e della mobilità elettrica” conclude l’esperto.
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