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Azionario europeo, una strategia per guardare oltre la nebbia politica

Nel corso dell’annual conference di Legg Mason il punto sulla strategia per investire sull’azionario europeo sfruttando i titoli con maggiore liquidità ed indicazioni su come approcciare il mercato obbligazionario.

15 Ottobre 2018 15:13

Nonostante le note criticità all’orizzonte, soprattutto di origine politica, c’è comunque una prospettiva di crescita per l’economia europea. A cercare di guardare oltre la volatilità di queste settimane, per indirizzare al meglio gli investimenti sul mercato azionario europeo, è Steve Frost, co-gestore del [tooltip-fondi codice_isin="IE00BYWVKR50"]fondo Legg Mason Martin Currie European Absolute Alpha[/tooltip-fondi]. Nel corso dell’annual confercence di Legg Mason, Frost ha fatto il punto sulla view relativa al mercato europeo spiegando come ha intenzione di adattare la strategia.

AZIONARIO EUROPEO: LE PROSPETTIVE


Frost è convinto che l’economia europea abbia la possibilità di fare meglio rispetto alle previsioni. Una convinzione che arriva da alcuni elementi di supporto, come per esempio la crescita costante degli indici PMI dopo la flessione dei mesi scorsi, l’aumento dell’inflazione e i tassi d’interesse che, secondo Frost, rimarranno bloccati per tutto il 2019. Inoltre, un recente sondaggio UBS ha rilevato che oltre 600 aziende europee hanno un CAPEX positivo, che significa maggiori risorse per gli investimenti e, in ultima battuta, buone notizie per il PIL del continente.

LE CRITICITÀ POLITICHE


Tuttavia, il co-gestore del fondo Legg Mason Martin Currie European Absolute Alpha ha ben presenti quali sono le insidie per la crescita europea. Da un trend di lungo termine, come l’invecchiamento della popolazione, fino alle incertezze sui negoziati per la Brexit e sulla legge di bilancio italiana.

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TITOLI LIQUIDI


Dunque un contesto economico con luci e ombre sul Vecchio Continente che il fondo co-gestito da Steve Frost affronta con una strategia long/short che investe solo sui titoli azionari più liquidi, quelli delle large e midcap. “Questo ci permette di essere molto flessibili – ha specificato Frost – e di cercare alfa (rendimento indipendente dall’andamento dell’indice di riferimento, ndr) e all’occorrenza di poter cambiare l’intero portafoglio”. Il processo d’investimento del fondo prevede due fasi: una prima valutazione del contesto macroeconomico con un giudizio su otto tematiche, una seconda che utilizza 7 indicatori di credito e 14 economici per individuare le debolezze del mercato.

UN APPROCCIO PER I BOND


L’annual conference di Legg Mason ha visto tra i protagonisti anche Prashant Chandran, co-gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="IE00BSBN6725"]Legg Mason Western Asset Macro Opportunities Bond Fund[/tooltip-fondi], una strategia obbligazionaria globale. Per quest’ultima parte di anno Chandran si aspetta un rallentamento della crescita, anche se negli USA, grazie agli stimoli fiscali, il ciclo potrebbe protrarsi ancora per un periodo. Il fondo co-gestito insieme a Ken Leech opta per una strategia flessibile, con elementi tattici e opportunistici allo stesso tempo, che prevede anche l’uso di derivati. “Abbiamo 127 analisti in 7 uffici del mondo – ha commentato Chandran - Quest'anno è stato un anno sfidante e i tassi Usa potrebbero non esserci d’aiuto”.
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