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Riflessioni sull’accordo sul fiscal cliff

3 Gennaio 2013 20:00
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Ieri i mercati finanziari hanno festeggiato con gli indici delle Borse in forte rialzo l’accordo tra Repubblicani e Democratici Usa sul cosiddetto fiscal cliff. Ecco alcune considerazioni su questo compromesso fiscale rilasciate a FinanciaLounge Maria Paola Toschi, Executive Director Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management.

“Alla fine la politica americana non ha deluso i mercati e il compromesso fiscale è stato raggiunto in extremis. I mercati hanno festeggiato l’arrivo di una soluzione al fiscal cliff che elimina un elemento d’incertezza e di forte preoccupazione sulle prospettive del 2013 per gli Stati Uniti anche se non risolve tutti i problemi. Si possono fare alcune considerazioni.

1) Il lungo dibattito post elezioni d’inizio novembre, che ha portato al recente compromesso fiscale, denota che il contesto politico americano resta difficile. Si sta giocando una partita che va ben oltre il tema fiscale e che implica uno scontro di visioni su temi cruciali politici ed economici. Tuttavia il rischio di stallo è stato evitato e le parti politiche sono riuscite a ricomporre le posizioni più estremiste per raggiungere una soluzione importante per il paese.

2) Il dibattito tra le parti si è molto incentrato sull’aumento delle tasse ai ceti più abbienti, ma le decisioni prese implicano un aumento dell’imposizione fiscale piuttosto ampio che raggiunge la quasi totalità degli americani. A breve termine ciò avrà un impatto negativo sui consumi, determinando un periodo di rallentamento economico. Tuttavia ci sono delle dinamiche in essere che tenderanno a controbilanciare il calo dei consumi. Il costo del debito delle famiglie è fortemente sceso negli ultimi anni, liberando risorse da destinare ai consumi.
3) Molti osservatori hanno avuto l’impressione che si sia trattato di una soluzione tampone per fronteggiare il rischio recessione, ma che restino i nodi strutturali dell’eccesso di debito pubblico degli Stati Uniti. Le decisioni prese potranno portare il deficit sul PIL da circa il 7% del 2012 a circa il 5,8% di fine 2013, un calo importante, ma non ancora sufficiente. Inoltre tra circa due mesi il paese si troverà di fronte un nuovo problema, quello dell’innalzamento del tetto del debito che potrebbe essere il prossimo scoglio su cui si scontreranno le diverse visioni di Democratici e Repubblicani”.

In sintesi Maria Paola Toschi valuta positivamente le decisioni annunciate e spiega: “Il compromesso raggiunto, sebbene all’ultimo minuto, elimina un rischio estremo per i mercati finanziari. Tuttavia nei prossimi mesi potrebbero rimanere elementi di preoccupazione, tra cui una crescita globale moderata o la necessità di alzare il tetto del debito USA. I mercati potrebbero essere più nervosi e volatili anche alla luce del buon andamento della seconda metà del 2012. Un approccio d’investimento bilanciato e portafogli ben diversificati potrebbero confermarsi le strategie più efficaci per affrontare i mercati nei prossimi mesi”.
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