Contatti

dollaro

Reddito e rendimento, le opzioni per gli investitori flessibili e senza vincoli

Nella ricerca di reddito e rendimento, gli investitori obbligazionari possono fare leva sul credito USA, i bond subordinati europei e il debito emergente.

20 Settembre 2017 10:14
financialounge -  dollaro Eurozona High Yield indice Nick Gartside

Cinque idee di investimento per i prossimi 12 mesi. Sono quelle indicate da Nick Gartside, gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0890597635"]JPM Global Bond Opportunities Fund[/tooltip-fondi] e International Chief Investment Officer per il reddito fisso di J.P. Morgan Asset Management.

Quattro delle quali relative a investimenti da mettere in pratica (dall’high yield USA alle obbligazioni societarie statunitensi investment grade, dalle emissioni subordinate bancarie europee al debito emergente) e una dedicata ad una esposizione da evitare (i titoli di Stato europei a breve termine).

“Le società statunitensi dovrebbero continuare a godere di buona salute grazie alla maggiore crescita mondiale che sostiene l’accelerazione degli utili. Inoltre, i tassi d’insolvenza si sono collocati all’1,5% nei dodici mesi a giugno 2017, nettamente al di sotto della loro media di lungo termine del 3,7%” spiega Nick Gartside a proposito degli high yield USA mentre relativamente alle obbligazioni societarie statunitensi investment grade aggiunge: “I rendimenti, oltre il 3%, sono interessanti rispetto a quelli offerti dai titoli sovrani con pari rating. La domanda è inoltre molto robusta: gli afflussi di capitale nelle obbligazioni societarie investment grade statunitensi sono ai massimi degli ultimi otto anni, con gli investimenti provenienti sia da investitori privati domestici che da istituzioni estere”.

Nick Gartside espone poi le ragioni in base alle quali si può puntare sul capitale bancario subordinato europeo: “Le banche europee continuano ad accrescere le riserve di capitale, con coefficienti Core Tier 1 e indici di indebitamento ora nettamente migliori rispetto ai minimi regolamentari. Con gli spread attorno a 400 punti base (4,00%), le valutazioni sono interessanti su base assoluta e i livelli delle emissioni sono gestibili. Tuttavia, questa è un’area del mercato in cui è fondamentale essere selettivi”.

Per quanto riguarda invece il debito dei Mercati Emergenti in valuta locale, Nick Gartside sottolinea le condizioni favorevoli di cui beneficiano i Paesi Sviluppati, incluse le politiche monetarie ancora accomodanti e la scarsa forza del dollaro USA.

“Il debito in valuta locale dei Mercati Emergenti è indubbiamente il settore del reddito fisso che offre il maggior valore al momento. I rendimenti sono diminuiti, ma restano interessanti, e le valute sono convenienti rispetto alle medie storiche, motivo per cui preferiamo un’esposizione non coperta alle obbligazioni locali” argomenta Nick Gartside che, infine, suggerisce di evitare i titoli di Stato europei a breve termine: sebbene l’inflazione nell’Eurozona rimanga abbastanza bassa da dissuadere la Banca Centrale Europea dal ridurre con troppa aggressività il programma di allentamento monetario, è comunque nettamente al di sopra dei rendimenti dei titoli di Stato, attestandosi oltre l’1% a fronte di rendimenti sovrani prossimi allo zero, il che, per gli investitori, si traduce in perdite in termini reali.
Share:
Trending