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JP Morgan Asset Management

Per J.P. Morgan Am le obbligazioni societarie hanno margini di crescita

Il team Global Fixed Income di JPM AM giunge alla conclusione che vi siano ottime probabilità che le obbligazioni societarie di alta qualità riescano a sovraperformare il resto del mercato del credito

di Redazione 11 Novembre 2019 15:32
financialounge -  JP Morgan Asset Management obbligazioni

Un guadagno del 12,73% in 10 mesi sarebbe ottimo anche per un investimento azionario. Figuriamoci con le obbligazioni. Ma è quello espresso, dal primo gennaio al 29 ottobre scorso, dalle obbligazioni societarie Usa Investment Grade che hanno fatto molto meglio anche del più rischioso segmento high yield che si è fermato all’8,5%. Un rally che ha portato i rendimenti dal 4,25% di fine 2018 al 2,98%.

GLI INTERROGATIVI DEGLI INVESTITORI


Gli investitori, giustamente, si interrogano se sia il caso di mantenere l’esposizione ritenendo – forse - sopravvalutati i corporate bond Usa investment grade alla luce di questo significativo apprezzamento. Una risposta costruttiva la formula il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, che individua una serie di catalizzatori all'orizzonte che dovrebbero sostenere l’asset class anche nei prossimi mesi.

LO SCENARIO RESTA PROPIZIO AI BOND SOCIETARI DI ALTA QUALITÀ


E’ senz’altro vero che la situazione a livello macroeconomico non evidenzia ancora segnali di miglioramento mentre le valutazioni delle obbligazioni societarie sono salite. Ma il Team ritiene comunque ancora interessanti i corporate bond di alta qualità dopo aver analizzato i fondamentali delle aziende, constatato il recente raffreddamento delle incertezze sulla Brexit e interpretato un quadro tecnico che, nel suo insieme, disegna uno scenario favorevole alle obbligazioni societarie di alta qualità al punto che ci sono buone probabilità che riescano a sovraperformare il resto del mercato del credito.

FONDAMENTALI IN ORDINE


Cominciamo dai fondamentali. Qui la notizia positiva è che i dati trimestrali riportati finora – che riguardano oltre la metà delle società USA quotate - hanno superato le attese. Certo le aspettative erano piuttosto basse ma non hanno deluso e questo rende i fondamentali stabili e in ordine. A livello di settori, il finanziario ha rilasciato risultati incoraggianti mentre i settori dell’energia e quello dei materiali – a cui si aggiungono le società esportatrici che hanno sofferto del rallentamento della crescita in Cina – hanno annunciato profitti in contrazione.

L’APPEAL DI CEDOLE E DURATION


Passando alle valutazioni quantitative, il Team si sofferma su un trend ben delineato che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi: i flussi di acquisto continui che si riversano sui corporate bond USA investment grade che offrono un flusso cedolare competitivo e una duration interessante (quasi 7,5 anni). Quest’ultimo parametro rivela che è possibile sfruttare un ulteriore - anche lieve - calo dei tassi di rendimento di questi titoli per beneficiare di un guadagno dei prezzi che si muovono in direzione opposta ai tassi e in misura tanto maggiore quanto è più elevata la duration. Caratteristiche che, in un contesto di tassi in calo in tutto il mondo, confermano l’appeal di questa asset class anche in Europa. Nella zona euro, infatti, il nuovo programma di acquisto delle obbligazioni societarie (Cspp) varato dalla Bce, insieme all’attenuazione dei timori di una Brexit senza accordo, forniscono elementi di relativa stabilità al segmento delle obbligazioni societarie europee Investment Grade.

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CONDIZIONI TECNICHE FAVOREVOLI


Infine ma non per importanza, rimangono favorevoli pure le condizioni tecniche. Sul fronte della domanda i dati EPFR, fornitore di dati relativi al flusso di fondi di tutto il mondo, rivelano che le sottoscrizioni nei comparti dedicati alle obbligazioni statunitensi con rating elevato si attestano su livelli sostenuti. Nell’ambito dell’offerta, il controvalore delle emissioni negli Stati Uniti è risultato in calo del 4% rispetto all’anno scorso, mentre l’offerta netta è ancor più bassa. In Europa, sebbene l’offerta continua a crescere, l’inizio del programma di acquisto di obbligazioni societarie della BCE dovrebbe garantire un buon livello di assorbimento.
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