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Federal Reserve

Quello della Fed può essere un taglio isolato di metà ciclo

Per Toschi (J.P.Morgan AM) non è escluso un nuovo taglio a ottobre, ma il comunicato del Fomc non dà indicazioni espansive o restrittive: le prossime mosse della Fed saranno guidate dall’inflazione e dall’evoluzione delle trade war

di Redazione 1 Agosto 2019 10:59
financialounge -  Federal Reserve J.P. Morgan Asset Management Maria Paola Toschi politica monetaria

Come largamente atteso, la Federal Reserve ha tagliato i tassi dei Fed funds di 25 punti base (-0,25%) nel range 2,00%–2,25%, e ha ridotto gli interessi da pagare sulle riserve in eccesso (IOER) dello stesso ammontare. La mossa era largamente attesa e infatti la probabilità implicita nei mercati dei Trerasury americani alla vigilia del meeting di un intervento di tale entità aveva raggiunto quasi il 100%. Tuttavia si è trattato di una decisione molto importante dal momento che è il primo taglio dal 2008, ovvero dallo scoppio della crisi finanziaria globale e che uno dei temi rilevanti per i mercati resta quello di monitorare l’andamento del ciclo economico americano, ormai il più lungo della storia recente del Paese.


L’ATTENZIONE DEGLI INVESTITORI


L’attenzione degli investitori si è invece concentrata sul comunicato e sul discorso del governatore per capire cosa succederà nei prossimi meeting e se questa mossa sarà un evento singolo o il primo di una serie e, nel caso fosse una serie, quanti tagli saranno deliberati entro fine anno. Inizialmente, infatti un unico taglio dei tassi era considerato insufficiente dai mercati e solo qualche settimana fa ci si attendeva un taglio di almeno 50 punti base (-0,50%).


L’ECONOMIA USA NON È IN STALLO


“Tuttavia l’economia americana ha ancora un volta sorpreso al rialzo e negli ultimi giorni una serie di dati macroeconomici più incoraggianti hanno delineato un profilo di un’economia che sta rallentando ma che non è affatto in stallo con un trend moderato d’inflazione: una combinazione che non sembra giustificare un’azione troppo aggressiva da parte della Fed” sottolinea Maria Paola Toschi, Executive Director Market Strategist di J.P.Morgan Asset Management.


COMUNICATO FOMC: UN ORIENTAMENTO NE’ ESPASSIVO NE’ RESTRITTIVO


In sintesi il comunicato del FOMC - Federal Open Market Committee, l’organismo della Federal Reserve incaricato di operare sulla politica monetaria e sui tassi USA - non è sembrato orientato in maniera decisa né in senso espansivo né restrittivo.
“Il Comitato continua a descrivere l’economia come generalmente positiva evidenziando un mercato del lavoro solido e un’attività economica in moderato rialzo. Dall’altro lato i prezzi al consumo restano asfittici, e le pressioni inflazionistiche permangono basse” puntualizza Maria Paola Toschi, che poi aggiunge: “Il comunicato fa anche riferimento alle implicazioni degli sviluppi globali sul contesto economico, suggerendo a nostro avviso che oltre al tema inflazione moderata, gli sviluppi sulla guerra commerciale guideranno le prossime mosse di politica monetaria”.

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DUE ASPETTI DI RILIEVO


Secondo Maria Paola Toschi ci sono due aspetti inoltre da evidenziare. Il primo riguarda l’orientamento dei membri votanti del Comitato che, a differenza del meeting di giugno in occasione del quale si erano schierati all’unanimità per astenersi da qualsiasi cambiamento nella politica monetaria, in questa occasione si sono schierati a favore (con 8 voti su 10) di un taglio dei tassi. In secondo luogo, il Comitato ha annunciato che la riduzione del bilancio della Fed (ovvero della cessione dei titoli in portafoglio) finirà due mesi prima del previsto.


UNA FORMA DI ASSICURAZIONE


Interessante peraltro notare che il discorso del Presidente della Fed ha avuto anche dei toni considerati restrittivi. Powell ha confermato che il Comitato crede che il taglio annunciato potrebbe agire come forma di “assicurazione” e potrebbe quindi contribuire a sostenere la crescita interna fronteggiando meglio i rischi di un rallentamento globale e contrastando anche la fase di incertezza che sta attraversando il settore manifatturiero anche a seguito della guerra commerciale. “Con questa precisazione il Presidente evidenzia una forte sensibilità a evitare che si possa produrre un deterioramento delle condizioni finanziarie del paese tale da produrre effetti molto negativi sul ciclo economico. Il Comitato ritiene che il taglio dei tassi di ieri sia un aggiustamento di politica monetaria di metà ciclo come quelli avvenuti nel 1995 e 1998 e non sembra quindi chiaramente anticipare una prolungata serie di tagli” specifica Maria Paola Toschi.


LA CASA BIANCA MINA L’INDIPENDENZA DELLA FED


La quale riconosce a Powell un contesto nel quale il suo compito risulta ancora più difficile del solito alla luce delle pressioni continue che giungono dalla Casa Bianca che alla vigilia del meeting di ieri, ha continuato ad inviare tweet che auspicavano tagli ben più ampi di quello deciso, minando l’indipendenza della Fed.


POSSIBILI ALTRI TAGLI A OTTOBRE E POI PAUSA FINO A FINE ANNO


In conclusione, il taglio dei tassi di ieri, come già osservato, era già ampiamente scontato dai mercati che hanno reagito con un calo dell’azionario e un rialzo dei rendimenti dei Treasury a 2 anni, una reazione che riflette attese di un percorso espansivo di politica monetaria meno deciso delle attese emerso nella riunione di ieri.
“La Fed fa ancora riferimento al contesto macroeconomico che guiderà le scelte di politica monetaria e ciò significa che anche le negoziazioni sul tema commerciale potranno giocare un ruolo centrale nelle decisioni future su possibili tagli. Ci aspettiamo ancora che la Fed operi ancora tagli in ottobre, ma possa poi restare ferma fino a fine anno in attesa di valutare gli sviluppi sul fronte economico” conclude Maria Paola Toschi.
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