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“Bond: ok anticipare le mosse della Fed, ma serve selezione”

Per J.P. Morgan AM gli investitori obbligazionari stanno anticipando nuovi interventi della Banca Centrale, gli investitori che vogliono provare a trarne beneficio devono stare attenti a essere molto selettivi

di Virgilio Chelli 21 Maggio 2020 17:00
financialounge -  High Yield J.P. Morgan AM obbligazioni

Dopo la violenta volatilità che ha investito gli attivi più rischiosi nel pieno della crisi causata dalla pandemia, i flussi nel segmento High Yield del mercato del credito statunitense sono tornati su valori positivi da inizio anno, ma basterà il supporto massiccio della Federal Reserve, oppure gli investitori si stanno facendo illusioni? E cosa possono aspettarsi in particolare gli investitori obbligazionari?

FIN DALL’INIZIO DELLA CRISI LA STRATEGIA È STATA DI PUNTARE SULL’ALTA QUALITÀ


Nel Bond Bulletin Settimanale, il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM sottolinea che sin dall’inizio della crisi la strategia su cui si è raccolto il consenso è stata quella di favorire l’alta qualità, per ovvi motivi, sintetizzabili nel fatto che alcuni emittenti hanno subìto declassamenti e le quotazioni si sono depresse. Le società High Yield USA hanno comunque archiviato buone performance da quando la Fed ha annunciato le misure di sostegno e, dato il rendimento relativamente elevato offerto, gli investitori potrebbero chiedersi se non sia arrivato il momento di tornare sul mercato.

DIFFICILE STABILIRE SE L’AZIONE DELLA FED ALLA FINE AVRÀ LA MEGLIO SUI FONDAMENTALI


Ma gli esperti di di J.P. Morgan AM avvertono che, data la natura estremamente incerta della crisi, è difficile stabilire in che misura il solido contesto tecnico fornito dalle politiche espansive della Banca Centrale possa avere la meglio sulla debolezza dei fondamentali. E aggiungono che una cosa è certa: gli investitori che vogliono provarci dovranno essere estremamente selettivi perché in questa fase continuano a emergere sia vincitori che vinti.

NEL PRIMO TRIMESTRE GLI UTILI SOCIETARI SONO STATI DELUDENTI ED È SOLO L’INIZIO


Secondo J.P. Morgan AM ormai la gravità degli effetti della pandemia di Covid-19 sulla salute delle imprese e dell’economia globale non dovrebbe cogliere di sorpresa, con le grandi agenzie di rating che hanno già reagito con un numero record di declassamenti per gli emittenti High Yield. Inoltre, gli utili societari del primo trimestre sono stati deludenti, e questo è solo l’inizio, perché il secondo trimestre rivelerà la vera portata dei danni causati dall’emergenza. Per questo, osservano gli esperti di J.P. Morgan AM, i fondamentali della qualità creditizia sono sostenuti prevalentemente dal governo USA e dalla Fed, con i prestiti garantiti dallo Stato e gli acquisti di corporate bond ed ETF.

LA SOPRAVVIVENZA SARÀ PAGATA A CARO PREZZO CON UN FORTE AUMENTO DEL DEBITO


Queste misure potrebbero aiutare a onorare gli obblighi di debito fino alla fine della crisi, ma nella maggior parte dei casi la sopravvivenza sarà pagata a caro prezzo, con un forte aumento dell’indebitamento netto. J.P. Morgan AM ricorda che il 12 maggio la Fed ha iniziato gli storici acquisti di ETF sulla Secondary Market Corporate Credit Facility, e da allora gli spread sugli High Yield si sono ristretti di altro 9 punti base. Ma, nonostante i grandi passi avanti sul fronte delle valutazioni, gli esperti di J.P. Morgan AM continuano a pensare che il futuro sia irto di ostacoli e che investitori dovrebbero cogliere le opportunità per ribilanciare i propri investimenti.

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IL RENDIMENTO HIGH YIELD ATTRAENTE PER CHI VUOL RIDURRE L’ESPOSIZIONE SULLE AZIONI


Per gli investitori multi-asset che privilegiano il reddito e tentano di ridurre il rischio dei propri investimenti azionari, il rendimento minimo al 7,85% sui titoli High Yield, secondo J.P. Morgan AM potrebbe essere allettante anche solo in base al valore relativo, ma con l’ulteriore vantaggio che le cedole sono obbligatorie mentre, come si è già visto, i dividendi possono essere ridimensionati. I flussi inoltre suggeriscono che gli investitori stiano anticipando la Fed prefigurando ulteriori misure di sostegno.

IL SEGMENTO ORMAI HA RECUPERATO TUTTO DA INIZIO ANNO IN TERMINI DI FLUSSI


Aspettative simili si erano già avverate il 9 aprile quando la Fed aveva comunicato che avrebbe ampliato il sostegno a favore di alcuni segmenti High Yield, come i fallen angels declassati dopo il 22 marzo 2020, ma anche gli ETF ad alto rendimento, e oggi l’High Yield statunitense ha recuperato più di quanto avesse perso da inizio anno in termini di flussi. Molti investitori continuano a essere comunque attendisti, ed è possibile che non siano ancora rientrati i capitali degli investimenti a lungo termine, detti “sticky money”, che si muovono più lentamente.
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