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BCE al centro del recupero di fiducia in Europa

6 Luglio 2012 20:00
financialounge -  BCE Eurozona J.P. Morgan Asset Management Maria Paola Toschi tassi di interesse
Le Banche Centrali del mondo sviluppato restano in modalità espansiva. Lo sottolinea a FinanciaLounge Maria Paola Toschi, Executive Director Market Strategist J.P. Morgan Asset Management che spiega:

“La Banca di Inghilterra ha annunciato una nuova estensione del programma di acquisto di titoli governativi. La Fed ha da poco annunciato l’estensione di Operation Twist, il programma dedicato specificamente a ridurre i tassi a lungo termine, con l’obiettivo di stimolare la ripresa del settore immobiliare. La BRPC in Cina ha tagliato i tassi per la seconda volta in un mese evidenziando la preoccupazione che la fase di attenuazione della crescita possa proseguire sfociando in qualcosa di più grave. La BCE ha annunciato non solo un taglio dei tassi di 0,25%, portando il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,75%, ma ha anche annunciato di portare a zero il tasso sui depositi presso BCE. Ciò ha l’obiettivo di scoraggiare il parcheggio di liquidità presso la Banca Centrale, e di favorire la ricerca di impieghi alternativi, ovvero la ripresa della concessione di prestiti al sistema economico. In precedenza la Banca Centrale Europea aveva annunciato altre iniziative sempre volte a stimolare l’accesso delle banche, anche di minore dimensione e standing, all’Eurosystem con l’obiettivo di allentare le tensioni nei mercati creditizi e stimolare la ripresa del credito”.

È stata infatti di recente ridotta la soglia minima di rating per l’accettazione di collaterali, e sono state estese le operazioni principali di rifinanziamento (MRO) a tasso fisso e piena allocazione per tutto il periodo necessario e almeno fino a gennaio 2013. Cosa significa tutto ciò?

“Si possono cogliere diversi messaggi” puntualizza Maria Paola Toschi che subito dopo aggiunge: “Il messaggio più preoccupante emerso anche conferenza stampa di Mario Draghi è che i rischi al ribasso per la crescita in area Euro si sono manifestati. Le banche centrali del mondo sviluppato, ma anche dei paesi emergenti, sono preoccupate della fragilità del contesto economico e temono che ci possa essere un ulteriore deterioramento che ha come epicentro l’area Euro. La BCE continua a adoperarsi per cercare soluzioni alla crisi dell’area Euro, concentrando gli sforzi sul sistema creditizio e usando strumenti disponibili auspicando con ciò di consentire il proseguimento dell’attività dei Governi che devono continuare l’azione combinata austerità-crescita. Le decisioni assunte nel Summit di fine Giugno hanno posto molta enfasi sul ruolo della Banca Centrale nella gestione della crisi e nel futuro assetto della zona Euro. La BCE realizzerà direttamente le operazioni sul mercato dei titoli sovrani per conto di EFSF/ESM e svolgerà il ruolo di supervisore nel nascente nuovo sistema finanziario Europeo. In quest’ottica le autorità monetarie e fiscali stanno fornendo segnali di coordinamento nel varo di misure ordinarie e straordinarie per arginare le pressioni dei mercati e questo è un tassello importante nella gestione della crisi, che potrebbe ripristinare credibilità a tutto il progetto europeo”.
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