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La Cina è in ripresa e resta un paese su cui puntare

di Mike Shiao 17 Luglio 2013 21:00
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Nonostante i dati più recenti mostrino un certo affanno nella crescita cinese, in continuo calo e, soprattutto, al di sotto delle aspettative, si intravedono i segnali di una ripresa del paese.

“Restiamo positivi sul Dragone in un’ottica di lungo periodo” commenta Mike Shiao, Investment director di Invesco Hong Kong, “la Cina è entrata in una fase in cui il ritmo di crescita dell’economia non supererà di molto l’obiettivo ufficiale del 7,5% nel 2013. Ma il nuovo governo, che confida nelle riforme strutturali in atto, è pronto ad avere una tolleranza maggiore per la crescita più lenta, con la previsione di un Pil al 7,7% quest’anno, un buon risultato, a confronto con il resto del mondo".

Inoltre, secondo Shiao, il livello di debito appare ragionevole rispetto ad altri grandi paesi ed anche gestibile per la Cina: “non si vede nessun default, né a livello di governo centrale né di amministrazioni locali. Anzi, analizzando attentamente i bilanci pubblici è possibile vedere come l’attivo sia addirittura sottovalutato. Sia il governo centrale sia le amministrazioni locali, infatti, hanno partecipazioni in alcune società quotate che vengono in gran parte trascurate. Per esempio, il governo centrale detiene oltre il 70% di China Mobile, per un valore di mercato di otre 140 miliardi di dollari”.

In questo scenario, si conferma la bontà del Renmimbi e del mercato azionario e Shiao, per quanto riguarda l’equity, consiglia di aspettare la grande conferenza politica in calendario il prossimo ottobre. “Fino ad allora, le azioni cinesi continueranno a muoversi lentamente, nell’attesa di avere un quadro più chiaro delle riforme in atto. Sulla moneta cinese si prospetta, invece, una view molto positiva, soprattutto in un’ottica di lungo periodo, con una continua internazionalizzazione del Renmimbi e una maggiore flessibilità nella gestione del tasso di cambio.”
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