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Alex Millar

Fondi sovrani, il contesto di incertezza globale spinge l’investimento immobiliare

I fondi sovrani e le banche centrali pur rinviando le decisioni di portafoglio in termini di asset allocation, continuano a prediligere gli investimenti immobiliari.

7 Giugno 2017 10:32
financialounge -  Alex Millar asset allocation fondi sovrani Invesco settore immobiliare

Nell’attuale contesto di incertezza globale, i fondi sovrani e le banche centrali tendono a rinviare le decisioni più importanti in materia di asset allocation ma restano determinati a puntare sull’immobiliare. È una delle principali evidenze emerse nel quinto report annuale ‘Invesco Global Sovereign Asset Management Study’, che approfondisce il complesso comportamento d'investimento di 97 investitori istituzionali (fondi sovrani e banche centrali).

Uno studio che quest'anno evidenzia una minore attitudine ad apportare modifiche alle allocazioni rispetto a quelle apportate negli ultimi cinque anni, nonostante il crescente incremento dei divari in termini di obiettivi di rendimenti. E, come anticipato, sebbene ritengano il mercato USA il più interessante dopo i rialzi dei tassi e grazie alla forza del dollaro e vedano nella Germania il paese europeo più interessante grazie alla sua forza economica, i fondi sovrani e le banche centrali di tutto il mondo continuano a ricercare risultati d'investimento nel segmento immobiliare.

Il 67% degli investitori ‘sovrani’ ha dichiarato di aver sovrappesato il settore immobiliare globale nel 2016 mentre il 46% prevede di aumentare le posizioni quest'anno. Nel segmento dell'edilizia residenziale, il 58% dei fondi sovrani ha indicato un incremento delle allocazioni, mentre il 38% prevede un ulteriore incremento delle allocazioni nel corso di quest'anno. Le ragioni per le quali i fondi sovrani sono inclini a puntare sull’immobiliare sono molteplici: dagli spazi di sfruttamento dell'alfa della liquidità al potenziale di generazione di reddito a fronte delle passività di medio-lungo termine fino al potenziale di internazionalizzazione e controllo.

L'edilizia residenziale è, infatti, particolarmente interessante a livello di fondi sovrani d'investimento e passività perché non comporta necessità di coprire l'esposizione valutaria. I fondi sovrani, che preferiscono gli immobili di fascia elevata a uso ufficio e commerciali (perché le locazioni a lungo termine li rendono buoni generatori di reddito) a quelli industriali o residenziali (che offrono potenziale di sviluppo e crescita degli asset), prevedono che gli immobili a uso ufficio e commerciali costituiranno il 40% dei portafogli immobiliari totali nei prossimi tre anni, mentre gli immobili industriali e residenziali rappresenteranno rispettivamente il 16% e il 28% dei portafogli.

“Gli investitori sovrani sono un gruppo diversificato e reagiscono alle difficoltà in modo diverso in funzione delle rispettive passività, propensioni al rischio, dinamiche di finanziamento e altri fattori” ha commentato Alex Millar, Responsabile EMEA Sovereigns, Institutional Sales di Medio Oriente ed Africa di Invesco, secondo il quale questo studio ha evidenziato ancora una volta come questi investitori reagiscono alle tendenze globali a mano a mano che diventano sempre più sofisticati, ma frenati da vincoli esterni ed interni.
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