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Dopo la Fed, l’outlook resta positivo in termini di crescita globale

La decisione della Fed di alzare i tassi di un quarto di punto non modifica l’outlook positivo sulla crescita globale che tenderà a supportare gli asset rischiosi.

17 Marzo 2017 11:53
financialounge -  dollaro euro Federal Reserve Invesco james ong Janet Yellen Luca Tobagi Noelle Corum tassi di interesse

“Il nostro outlook in termini di crescita globale resta positivo e riteniamo che la Federal Reserve attuerà tre rialzi dei tassi nel corso del 2017: ci aspettiamo che il mercato obbligazionario continuerà a convergere verso questa view” fanno sapere Noelle Corum, Macro Analyst, e James Ong, Senior Macro Strategist di Invesco commentando il rialzo dei tassi dei Fed funds di un quarto di punto deciso da Janet Yellen nel corso del meeting della Fomc di mercoledi.

I due manager sono convinti che il quadro di crescita globale in via di miglioramento sia in grado di supportare gli asset rischiosi. Tuttavia, qualora il mercato dovesse iniziare a ipotizzare più di tre rialzi da parte della Fed (quattro o più) o se dovesse valutare che il ritmo degli aumenti dei tassi della Fed sia troppo lento, Noelle Corum e James Ong cercheranno di ridimensionare il loro outlook, dal momento che questo scenario potrebbe comportare maggiori rischi sui mercati e sui portafogli degli investitori.

Per quanto riguarda invece il cambio euro/dollaro interviene Luca Tobagi, CFA Investment Strategist di Invesco: “Riteniamo che la moneta unica possa apprezzarsi più per via dei risultati elettorali pro-euro in Olanda che per una battuta d’arresto negli Stati Uniti”. Tobagi specifica che erano davvero pochi coloro che pensavano possibile una posizione da falchi da parte delle Fed nella riunione di mercoledì. Anche perché, osservando le ultime notizie giunte dalle altre grandi banche centrali (come per esempio quelle relative alla Bank of Japan), emergono puntuali conferme circa gli orientamenti già noti per ciascuna di esse. “In pratica, in termini relativi, ci attendiamo un dollaro strutturalmente forte sebbene, per un suo ulteriore rafforzamento sui mercati valutari, si renderà necessario aspettare le mosse di tutte le altre principali banche centrali” conclude Luca Tobagi.
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