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Portafogli posizionati in linea con un contesto favorevole alla crescita

23 Ottobre 2015 10:06
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Nonostante la crescita deludente nel primo trimestre e le turbolenze dei mercati nel mese di agosto, Goldman Sachs Asset Management (GSAM) conferma la tesi di inizio anno: una prospettiva positiva sulla crescita economica, accompagnata da livelli di inflazione contenuti e politiche monetarie divergenti. GSAM, ha peraltro sfruttato le forti vendite sui mercati registrate nel mese di agosto per ampliare moderatamente alcune posizioni sugli asset maggiormente esposti al rischio nei portafogli dei clienti con il risultato che, ora, i portafogli in gestione sono posizionati in linea con un contesto favorevole alla crescita.

GSAM, in estrema sintesi, resta positiva sui titoli azionari europei e neutrale su quelli azionari giapponesi. Ha aperto una posizione lunga (rialzista) sui titoli legati all’inflazione statunitense, e continua a preferire le azioni alle obbligazioni societarie, con una esposizione soprattutto verso i mercati sviluppati mentre in quelli emergenti conferma il sovrappeso sull’India. Tra i maggiori rischi da tenere sotto controllo per le implicazioni potenziali sui mercati, GSAM indica soprattutto un rallentamento della crescita cinese superiore alle attese ed un dollaro USA più forte.

“Rimaniamo positivi sui titoli azionari europei, sebbene manteniamo sotto stretta osservazione i potenziali rischi di un’inflazione persistentemente bassa, di un ulteriore rafforzamento dell’Euro e dell’esposizione ai Mercati Emergenti” fa sapere GSAM che è invece neutrale sulla Borsa di Tokyo in quanto sono emersi rischi maggiori circa la rivalutazione dello Yen e l’indebolimento dell’economia asiatica. In ambito obbligazionario, mentre viene preferito un atteggiamento prudente sui governativi, GSAM ha aperto una posizione lunga sull’inflazione statunitense, poiché durante i mesi estivi i mercati hanno subito forti vendite, talvolta suggerendo che l’obiettivo di inflazione del 2% della Federal Reserve potrebbe non essere centrato.

“In ogni caso, riteniamo che un contesto di crescita generalmente positiva e di bassa inflazione rappresenti un fattore favorevole per i prezzi azionari. Crediamo che le valutazioni siano adeguate per l'attuale contesto macroeconomico e, anche in mercati più costosi come gli Stati Uniti, riteniamo ci siano margini per un apprezzamento dei titoli azionari trainato dalla crescita degli utili. Preferiamo le azioni alle obbligazioni societarie e manteniamo la nostra esposizione ai mercati sviluppati. Nei Mercati Emergenti, confermiamo il posizionamento in sovrappeso sull’India” spiega GSAM che, relativamente al fronte valutario, ha apportato qualche modesto cambiamento che lascia intatti i temi principali: posizioni corte sui Paesi esportatori di materie prime, o per i quali si preveda un ulteriore allentamento della politica monetaria.

Quali invece i principali rischi all’orizzonte? Per GSAM sono soprattutto due: un rallentamento della crescita cinese superiore alle attese che potrebbe avere conseguenze di vasta portata, così come un dollaro più forte. Prezzi più bassi delle materie prime e l’avvio del rialzo dei tassi da parte della Fed delineano un contesto esterno potenzialmente difficile per alcuni Paesi Emergenti. Tuttavia, per quanto riguarda le prospettive statunitensi, un rialzo dei tassi costituisce uno sviluppo inevitabile della ripresa economica e non dovrebbe essere considerato come una minaccia per l’economia. “Nonostante questi rischi, le nostre prospettive fondamentali su crescita, inflazione e politica monetaria, sono sostanzialmente invariate e si riflettono nel nostro posizionamento orientato agli asset maggiormente esposti al rischio” conclude GSAM.

 

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