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gestione del rischio

Concentrarsi sugli impatti positivi della energia a basso costo

19 Marzo 2015 11:00
financialounge -  gestione del rischio grecia Grexit petrolio quantitative easing
Un contesto macroeconomico positivo per gli asset maggiormente esposti al rischio, favoriti piuttosto che frenati dai bassi livelli di inflazione. È questo lo scenario delineato dagli esperti di Goldman Sachs Asset Management (GSAM) che, di conseguenza, ribadiscono la preferenza verso le azioni pro-cicliche dei Mercati Sviluppati, mantengono in parte il posizionamento di sovrappeso sui titoli high yield, e rimangono posizionati in previsione di un’accelerazione della crescita, nonostante le turbolenze di inizio anno. Non dimenticando affatto, però, che, come sempre, la gestione del rischio e la diversificazione sono cruciali.
“Nonostante la fase di turbolenza di inizio anno, restiamo sostanzialmente positivi sui mercati osservando quattro importanti sviluppi: il continuo calo dei prezzi del petrolio, i cambiamenti della politica monetaria della BCE, i dati economici più deboli negli Stati Uniti e il riemergere del rischio politico in Grecia”.

Per gli specialisti di GSAM, il sensazionale ribasso delle quotazioni del petrolio sembra aver distolto gli investitori dagli effetti secondari positivi che i bassi prezzi dell’energia possono avere sulla crescita. Ora che gran parte del calo dei prezzi (in dollari) sembra essersi già materializzato, è il momento di concentrarsi su questi effetti secondari. “Il calo dei prezzi del petrolio può essere negativo per gli utili al lordo dell’effetto positivo sui margini: un aspetto cruciale è che l’effetto «taglio delle tasse» sui consumi potrebbe essere rilevante. I consumatori tendono a non spendere interamente il reddito supplementare di cui dispongono in caso di reale riduzione delle imposte, ipotizzando di dover comunque pagare quei tributi sotto altra forma. Al contrario, i risparmi sulla bolletta energetica imprimono una spinta maggiore ai consumi” spiegano i professionisti di GSAM che mantengono un posizionamento lungo sulla distribuzione al dettaglio negli Stati Uniti, preferendola al settore dei beni di consumo discrezionali nel suo complesso, mentre giudicano positivamente il piano di Quantitative Easing della BCE che ritengono non sia stato ancora pienamente scontato dai mercati.
“Manteniamo una posizione di sovrappeso tattico sulle azioni europee, poiché reputiamo che il sentiment negativo determinato dalla crescita deludente sia eccessivo, data la prospettiva di un Quantitative Easing e di una potenziale ripresa ciclica degli utili a partire da livelli modesti” rivelano poi gli esperti di GSAM che ammettono pure un posizionamento lungo sulle azioni statunitensi cicliche, inclusi i titoli del settore informatico e industriali.

Infine, una riflessione sulla situazione politica meno stabile in Grecia che, se da un lato ha favorito un forte aumento della volatilità di mercato, dall’altro potrebbe creare interessanti opportunità di investimento: “Non reputiamo probabile un’uscita di Atene dall’Euro, né riteniamo che la situazione greca possa avere un impatto significativo sulla probabilità che il piano di Quantitative Easing dia slancio alla crescita europea. L’incertezza politica in Grecia ha chiaramente un rischio ma crediamo che i partiti del centro-sinistra che hanno vinto le elezioni raggiungeranno un accordo con la Troika sui termini del debito. Ciò detto, è probabile che i negoziati si traducano in un braccio di ferro politico. Consideriamo parte di questa volatilità come un’opportunità per rafforzare l’esposizione agli asset europei” concludono gli specialisti di GSAM.



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