Contatti

GAM

Occhio al Treasury Usa, se va oltre il 2% può minare la stabilità

GAM Italia sottolinea che il rischio di recessione in USA si è allontanato spingendo Wall Street a nuovi massimi, ma raccomanda di monitorare i rendimenti dei T-bond, se rimbalzano troppo la stabilità ritrovata torna a rischio

di Redazione 11 Novembre 2019 11:21

La recessione non è in arrivo negli Stati Uniti. Contrariamente alle previsioni e ai titoli di giornali e tv che si sono rincorsi per tutta l’estate del 2019, la congiuntura americana si sta stabilizzando, grazie anche alla terna di ribassi dei tassi della Fed, e Wall Street certifica il cessato allarme andando a toccare nuovi record storici, mentre i dati macro confermano che l’economia è in salute. Ma proprio questo clima rasserenato sul fronte dell’economia reale e del mercato azionario potrebbe presentare qualche rischio, segnatamente sul mercato dei Titoli del Tesoro americani. Lo segnala GAM Italia SGR in un commento curato da Massimo De Palma Responsabile del team Multi Asset Italia della casa d’investimento.


DATI MACRO E NOTIZIE POSITIVE DAL FRONTE DEI DAZI HANNO RASSERENATO IL CLIMA


L’esperto di GAM rileva che recentemente abbiamo assistito a un’evoluzione in senso positivo delle notizie e dei dati che arrivano dal fronte dell’economia, ma anche di carattere finanziario e geopolitico. De Palma cita ad esempio i dati PMI sia del manifatturiero, sia dei servizi, che sembrano indicare una stabilizzazione delle prospettive, sebbene si rimanga su valori compatibili con un forte rallentamento, ma anche la generale tenuta del mercato del lavoro, confermata dai dati di ADP e sussidi di disoccupazione, che conforta al riguardo. Il sentiment di mercato ha poi reagito positivamente alle dichiarazioni concilianti di USA e Cina sui dazi. E per quanto un accordo appaia ancora lontano, sembrano per il momento smentite le ipotesi più nefaste di un’escalation nelle misure protezioniste.


IL RENDIMENTO DELLE AZIONI CONTINUA AD ESSERE A PREMIO SULLE OBBLIGAZIONI


Sulla base di tutti questi elementi i mercati hanno trovato nuova linfa per il movimento rialzista, raggiungendo nuovi massimi storici, come per lo S&P50, o di periodo. Andando ad analizzare i livelli raggiunti, l’esperto di GAM osserva che le valutazioni registrano valori storicamente elevati, se comparate agli utili aziendali a consuntivo, a quelli attesi per l’anno prossimo o a quelli “deciclizzati”. Ma aggiunge che come già evidenziato in passato, il fattore che continua a sostenere i mercati, oltre alle notizie positive sul fronte dei dazi e alla promessa, non ancora realizzata, di migliori prospettive per gli utili, è il premio riconosciuto al rischio azionario, ovvero il rendimento aggiuntivo offerto dall’investimento in questa asset class. Anche se elevato, il rapporto prezzo/utili elevato è ancora su livelli mediani, grazie al rendimento particolarmente basso offerto dalle obbligazioni.

Bond convertibili, un’alternativa interessante nell’era dei tassi zero


Bond convertibili, un’alternativa interessante nell’era dei tassi zero






LA RISALITA DEI TASSI DEI TREASURY PUÒ CAUSARE UNA CORREZIONE, ANCHE TEMPORANEA


E proprio qui sta il punto segnalato da GAM Italia. Proprio il rasserenamento del clima, oltre a spingere gli azionari, ha provocato la risalita dei tassi decennali dei titoli del Tesoro USA. Il Treasury, dopo aver toccato un minimo a 1,45% a inizio settembre, è poi risalito all’1,85%. E conseguentemente, anche il premio al rischio azionario si è mosso dal 4,5% al 3,8%, il valore più basso da fine luglio. L’esperto di GAM precisa che si parla di valori ancora normali, ma al tempo nota che una prosecuzione del movimento in atto di rialzo di azionario e tassi potrebbe aumentare i rischi di mercato, creando i presupposti per una correzione, anche temporanea.


LA SOGLIA DEL 2% DEL RENDIMENTO È QUELLA DA MONITORARE CON ATTENZIONE


La conclusione cui giunge il Responsabile del team Multi Asset Italia di GAM è che in questa fase è importante monitorare il rendimento del Treasury USA a 10 anni: un rendimento al di sopra del 2% potrebbe iniziare a minare il quadro di stabilità.
Share:
Trending