Contatti

GAM

Rendimento del T-Bond Usa: per salire ancora serve una spinta

Dopo il minimo estivo in area 1,5%, il rendimento del Treasury USA decennale ha ripreso quota, ma la congiuntura rimane debole. Secondo GAM, per proseguire il trend al rialzo servono dati più solidi o politiche credibili

di Redazione 25 Ottobre 2019 16:21
financialounge -  GAM obbligazioni T-bond titoli di stato USA

Più o meno un anno fa di questi tempi il titolo del Tesoro statunitense a 10-anni aveva toccato un massimo di periodo del 3,23% spinto da una Fed che continuava ad alzare il costo del denaro, prima della conversione di Jay Powell da falco a colomba a cavallo dell’anno. Dieci mesi dopo e svariati accadimenti più tardi, fra cui le interminabili negoziazioni fra Usa e Cina sui dazi e le prime palpabili conseguenze sull’economia globale, complica soprattutto il nuovo corso estremamente accomodante delle banche centrali, il rendimento del Treasury a inizio settembre scorso ha toccato un livello inferiore all’1,5%. Poi, nelle ultime settimane, abbiamo assistito al ritorno verso quota 1,8%. Ora ci si chiede se questo costituisca un buon punto d’ingresso per acquistare a prezzi bassi, che nel caso dei bond si muovono in direzione inversa rispetto al rendimento, o se invece il movimento sia appena all’inizio.

L’ANALISI DELLE DUE COMPONENTI DEL RENDIMENTO DEL T-BOND


Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset di GAM Italia SGR, si pone la domanda per rispondere in un commento che per proseguire il recupero il rendimento del T-Bond ha bisogno di una duplice spinta, costituita da dati macro che diano sostanza alla ripresa economica e politiche credibili per rilanciare la crescita. L’esperto di GAM inizia la sua analisi aiutando a capire perché si sia ridotto così tanto il rendimento decennale a fine estate, spiegando che la scomposizione del tasso fra componente reale, ricavabile dal decennale indicizzato all’inflazione, e quella di inflazione attesa fornisce una prima risposta. Infatti il tasso reale si è letteralmente azzerato, mentre l’altra componente ha registrato un movimento contenuto. Nell’ultimo anno l’inflazione USA è rimasta attorno al 2%, sostenuta da salari e consumi e nonostante il rallentamento economico, con dati in progressivo peggioramento che hanno minato la fiducia sulla tenuta del ciclo.

Pace Usa-Cina sui dazi? Per GAM è favorito l’azionario emergente


Pace Usa-Cina sui dazi? Per GAM è favorito l’azionario emergente





PER PROSEGUIRE IL TREND SERVONO CONFERME POSITIVE SUL FRONTE MACRO


Poi si è assistito ad un ritorno del rendimento del Treasury all’1,8% e ad un leggero irripidimento della curva, allontanando così in parte i timori di recessione innescati dalla sua inversione. Secondo l’esperto di GAM questo movimento è dovuto al fatto che il mercato sta rivedendo leggermente al ribasso le probabilità di recessione. Ma, in assenza di dati macro realmente convincenti, un’altra spiegazione è la combinazione fra un miglioramento, pur non decisivo, sul fronte geopolitico, dalla Brexit alla guerra dei dazi, e prime trimestrali che sembrano smentire un arretramento degli utili. Questo secondo Anniballe dice anche che difficilmente il rialzo del tasso decennale potrà proseguire senza il sostegno di dati macro positivi, come una stabilizzazione degli indici ISM e PMI, o i dati in arrivo sulla fiducia dei consumatori e sulle nuove assunzioni nel settore privato.

MA LA DIREZIONE SI POTREBBE ANCHE NUOVAMENTE INVERTIRE


La conclusione dell’esperto di GAM è infatti che occupazione e consumi sono percepiti come elementi di forza dell’attuale congiuntura, mentre un eventuale deterioramento potrebbe rinfocolare i timori e invertire nuovamente la direzione del rendimento del T-bond.
Trending