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GAM Investments

Mercati, verso rendimenti più modesti e ondate di volatilità più frequenti

Per Hatheway (GAM Investments), nel 2019 sarà importante fortificare il portafoglio puntando, in particolare, sulla capacità di contenere al minimo le perdite potenziali tramite strategie alternative non direzionali

11 Febbraio 2019 15:55

Quanto accaduto sui mercati finanziari da ottobre dello scorso anno ha scompaginato uno scenario che durava da quasi un decennio. Un lungo periodo post grande crisi che ha registrato rendimenti molto positivi in un ambiente di volatilità generalmente piuttosto contenuta. Ma Larry Hatheway, capo economista di GAM Investments, ritiene che in futuro i rendimenti tenderanno a ridursi mentre le fasi di turbolenza saranno più frequenti. Un nuovo regime figlio di un contesto economico in rallentamento, utili in contrazione e maggiori incertezze sia sul fronte delle politiche monetarie che su quello politico. Tuttavia, sottolinea l’esperto, gli investitori non devono affatto scoraggiarsi. Anzi, approfittando del fatto che di solito, proprio in contesti di questo genere, i mercati tendono ad esagerare (sia al rialzo che al ribasso), possono approfittare del disallineamento nelle valutazioni che si presenteranno di volta in volta sul mercato.

INCORAGGIANTI FATTORI POSITIVI


“Sul finire del 2018, le quotazioni di mercato incorporavano uno scenario di recessione in Europa occidentale e anche negli Stati Uniti. Noi, al contrario, riteniamo che vi siano incoraggianti fattori positivi per la crescita, come il reddito delle famiglie in aumento grazie all’occupazione e all’incremento delle retribuzioni reali”, fa sapere Larry Hatheway il quale, inoltre, reputa eccessivamente limitate le aspettative della crescita dei profitti aziendali per il primo semestre del 2019. L’esperto, invece, sul versante obbligazionario teme che le attuali valutazioni non incorporino affatto ulteriori rialzi da parte della Federal Reserve per tutto il 2019 mentre è convinto del contrario: la banca centrale americana non dovrebbe avere ancora ultimato il proprio programma di restrizione finanziaria. Alla luce di queste sue convinzioni, Larry Hatheway a inizio anno ha optato per una posizione moderatamente sovrappesata in azioni globali, e una short duration (una strategia d'investimento in obbligazioni a breve scadenza), in previsione di un’inversione di tendenza nell’approccio eccessivamente pessimista dimostrato dagli investitori.

FORTIFICARE IL PORTAFOGLIO


Questo in linea generale. Ma l’esperto tiene a precisare che per il 2019 sarà importante fortificare il portafoglio puntando, in particolare, sulla capacità di contenere al minimo le perdite potenziali: solo così la performance finale potrà risultare ottimizzata in un contesto con rendimenti potenziali bassi e volatilità elevata.

Azioni dei mercati emergenti spinte da valutazioni convenienti


Azioni dei mercati emergenti spinte da valutazioni convenienti






STRATEGIE NON DIREZIONALI


Entrando più nei dettagli, l’esperto suggerisce il ricorso alle strategie non direzionali, come i fondi hedge, i premi per il rischio alternativi e alcune strategie non liquide. “Riteniamo che nell’ambito dei portafogli multi-asset possano rivelarsi particolarmente indicati gli approcci target return e alternative risk premium”, dichiara Hatheway. L'esperto, mentre nell’azionario predilige la qualità, la minimum volatility (una strategia basata sui titoli a minima volatilità) e la Borsa di Tokyo, ai titoli ciclici o ‘value’, nel reddito fisso, preferisce le obbligazioni societarie specializzate a breve termine, tra cui i titoli MBS garantiti da ipoteca e le obbligazioni insurance-linked (quelle che permettono alle compagnie di assicurazioni di trasferire ad altri alcuni rischi, ndr).

RISCHI AL RIBASSO E AL RIALZO


Hatheway, infine, segnala quali possano essere i rischi, rispetto al proprio scenario di base, sia al ribasso (cioè capaci di alimentare turbolenze sui mercati) che al rialzo (in grado di fornire una spinta propulsiva alle quotazioni azionarie e nel reddito fisso). Sul primo versante, l’esperto ammette che il freno principale che ha già fatto rallentare la crescita globale nel corso dello scorso anno (e cioè le questioni commerciali e le fonti di pericolo politico tra le quali una hard Brexit) costituiscono gli osservati speciali. Ma, sul versante opposto, non esclude neppure un’imprevista accelerazione della crescita economica. “Si tratta di uno scenario al momento non probabile ma che potrebbe materializzarsi nei prossimi trimestri nel momento in cui le dispute commerciali tendessero a scemare, rianimando gli investimenti e i flussi di capitale globali”, sottolinea Larry Hatheway. Il quale conclude con l’indicare quali sarebbero i principali beneficiari di questo ‘rischio al rialzo’: le azioni e le obbligazioni societarie dei mercati emergenti ed europei.
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