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Obbligazionario: quattro direzioni per navigare il mercato

Strategie sistematiche, mercati emergenti, immobiliare e banche centrali: questi quattro sono i temi, secondo i gestori di GAM Investments, che gli investitori obbligazionari devono tenere d’occhio nei primi mesi dell’anno

9 Gennaio 2019 07:00

Cosa riserverà il 2019 agli investitori obbligazionari? In un anno che si annuncia complesso, i gestori di GAM Investments offrono quattro idee di investimento per cogliere al meglio le opportunità sui mercati.

STRATEGIE INDIPENDENTI DALLE FASI DI MERCATO


Il primo spunto riguarda le strategie di investimento sistematiche, che secondo Lars Jaeger, head of alternative risk premia di GAM Investments, consentono di non preoccuparsi delle fasi di mercato. “Non ho bisogno di sapere se ci troviamo dopo un picco o meno, o se ci troveremo di fronte a una fase ribassista del mercato azionario oppure obbligazionario. Non lo sappiamo perché non ci serve saperlo. Questo è il vantaggio degli investimenti sistematici”. Questo genere di investimenti, infatti, consente di trarre rendimento dai mercati finanziari indipendentemente dalla direzione delle asset class tradizionali. Per questo motivo, l’approccio di Jaeger nei confronti del 2019 è analogo a quello adottato nell’anno precedente. Il gestore si interroga su dove siano i nostri premi per il rischio, che continuano a essere presenti sul mercato, come probabilmente avverrà ancora in futuro, con beneficio per gli investitori che adottano queste strategie.

MBS, opzione per diversificare il portafoglio e aumentare la decorrelazione


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RIPRENDONO I FLUSSI VERSO GLI EMERGENTI


L’idea stessa di una fase di “picco” riguarda molto più i mercati consolidati che quelli emergenti, secondo Paul McNamara, direttore degli investimenti per le strategie local bond emerging markets di GAM Investments. Infatti, mentre lo scorso anno si è assistito al rialzo dei tassi negli Usa e si è parlato di un’ipotesi analoga anche in Europa, i tassi nei mercati emergenti sono stati molto più volatili. Pertanto, spiega il gestore, “non dovremmo aspettarci la stessa correzione al rialzo dei tassi o un analogo cambiamento delle valutazioni azionarie, e così via. Credo che vedremo una ripresa dei flussi verso i mercati emergenti”.

OCCHI PUNTATI SU MERCATO IMMOBILIARE E CREDITO IPOTECARIO


Buone prospettive sono quelle offerte dal mercato immobiliare e da quello del credito ipotecario, come spiega Gary Singleterry, responsabile delle strategie MBS Total Return di GAM Investments. Il mercato immobiliare appare abbastanza resistente in questo momento e le prospettive per i titoli MBS garantiti da ipoteca negli Stati Uniti sembrano particolarmente positive: per questo il gestore mantiene l’esposizione nel credito su livelli di sicurezza, in vista del potenziale rallentamento dell’economia. “Non sappiamo quanto durerà la fase di recessione, né se effettivamente ci sarà, ma siamo pronti ad affrontarla”, sottolinea Singleterry. I due mercati in oggetto, secondo l’esperto, sopravvivranno molto bene perché tutti ricordano che proprio il settore dei mutui ipotecari è stato alla base dell’ultima crisi; ma non dovrebbe essere la causa della prossima crisi.

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IL PALLINO ALLE BANCHE CENTRALI


L’importante, secondo Adrian Owens, investment director obbligazioni e valute di GAM Investments, non è capire se ci troviamo o meno in una fase post-picco. Conta di più seguire cosa stanno facendo le banche centrali di tutto il mondo a livello di politica monetaria, perché in futuro le prospettive dei mercati saranno influenzate proprio dall’operato di questi istituti. Il 2018 è stato un anno assai difficile per la maggior parte delle asset class, principalmente perché la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse e ridimensionato la sua situazione patrimoniale. Secondo il gestore, la crescita dovrebbe aver raggiunto il picco, ma la disoccupazione e la capacità inutilizzata sono contenute. Per questo motivo “le banche centrali punteranno in genere alla stretta monetaria, più che a un approccio accomodante, e in tale contesto prevediamo che il 2019 sarà un altro anno difficile”.
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