Contatti

condivisione

Più dei social, è la mobilità a guidare la nuova rivoluzione

Concepire i trasporti come servizio porta a una serie di conseguenze su vari settori. Con interessanti opportunità di investimento, come spiega Mark Hawtin di GAM Investments

di Chiara Merico 11 Settembre 2019 14:15

Un trend ormai conclamato è la transizione dall’auto di proprietà alla condivisione del mezzo di trasporto, che, insieme alle nuove efficienze del settore, decreterà certamente sia vincitori che vinti. La diffusione estremamente rapida di piattaforme di ampia portata mette oggi in discussione i business model tradizionali.

TRASPORTI COME SERVIZIO


“Un esempio semplice ma efficace riguarda il fatto che la più grande compagnia di taxi al mondo, nella figura di Uber, non possiede alcun veicolo”, spiega Mark Hawtin, investment director del settore azionario tecnologico di GAM Investments, secondo cui “i settori economici sono in rapida evoluzione. Il ride sharing, che da solo potrebbe diventare un mercato da 5mila miliardi di dollari, rientra in un tema più ampio che, a nostro giudizio, ha le potenzialità per diventare uno degli elementi rivoluzionari dagli effetti più rapidi e profondi, ovvero i trasporti in qualità di servizio”.

ALL’INTERSEZIONE TRA QUATTRO TENDENZE


Secondo ACA Research, i trasporti intesi come servizio si posizionano all’intersezione tra quattro tendenze macroeconomiche: veicoli a guida autonoma, veicoli elettrici, connettività e sharing gig economy. “Comportano il passaggio dalla titolarità del mezzo di trasporto a soluzioni di mobilità che vengono consumate come un servizio”, sottolinea il gestore. In base alle stime, con la progressiva accettazione da parte dei consumatori del modello di mobilità offerto dai trasporti declinati sotto forma di servizi, tra il 2020 e il 2030 l’entità del parco veicoli negli Stati Uniti diminuirà da 247 a 44 milioni.

Tecnologia, sostenibilità e mercati emergenti: ecco i megatrend più promettenti


Tecnologia, sostenibilità e mercati emergenti: ecco i megatrend più promettenti






I NOSTRI FIGLI NON AVRANNO AUTO PROPRIE?


Non solo ci sarà il passaggio dall’auto di proprietà (soluzione estremamente poco economica) alla condivisione, ma questo significherà anche un migliore utilizzo dei veicoli e un aumento del numero di chilometri percorsi per passeggero. “È un cambiamento di grande portata”, sottolinea Hawtin. “Questo significa, per esempio, che in larga misura i nostri figli non avranno un’auto di proprietà e potrebbero anche non imparare mai a guidare. Secondo alcuni studi, le autorità potrebbero approvare l’uso dei veicoli a guida autonoma sulla rete stradale pubblica già nel 2021”.

UBER, QUOTAZIONE SOTTOTONO


Un altro aspetto riguarda le società di car sharing o passenger sharing come Uber e Lyft, che stanno sottraendo quote di mercato ai modelli tradizionali e sono diventate rapidamente parte della nostra quotidianità, tanto che in alcune lingue il termine “uber” è diventato un verbo e in italiano si parla di “uberizzazione” dei servizi. Eppure, “nonostante la loro diffusione, non sembra che questi servizi saranno redditizi nel breve termine: le quotazioni di entrambi i player non hanno ottenuto il successo sperato”, nota il gestore. “Non sono chiare le modalità con cui si evolverà il settore e se un soggetto sbaraglierà il mercato. Dobbiamo fare attenzione al fatto che le valutazioni di questi, e di altri operatori del settore tecnologico, sono spesso eccessivamente alte”.

UN MERCATO ESTESO


In ogni caso, “sotto l’etichetta di trasporti come servizio sono riuniti numerosi segmenti, dal ride sharing per il trasporto delle merci, alla distribuzione, alla consegna di cibo a domicilio e alla consegna tramite droni, oltre al trasporto di persone. Crediamo dunque che questo mercato, nel suo complesso, rappresenti un’opportunità con un giro d’affari intorno a 8mila miliardi di dollari che equivarrebbe al 10% del Pil globale”, precisa Hawtin.

SETTORE PETROLIFERO


Infine, l’esperto guarda al settore petrolifero, “un altro ramo che probabilmente subirà il contraccolpo di questi sviluppi, poiché le auto con motore a combustione interna saranno sostituite dai veicoli elettrici”. Per il gestore il passaggio verso i veicoli a guida autonoma e i trasporti come servizio potrebbe accelerare la flessione dei ricavi di queste imprese.

ENORMI POTENZIALITÀ


“Non crediamo di esagerare nell’affermare che questo settore ha le potenzialità per produrre il cambiamento rivoluzionario di più ampia portata a cui abbiamo assistito finora nel campo tecnologico, anche superiore ai social network o agli smartphone. Non vediamo l’ora di assistere, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, agli sviluppi dei trasporti declinati come servizi e all’emergere di nuove opportunità di investimento”, conclude Hawtin.
Share:
Trending