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azionario Giappone

Più luci che ombre sul Sol Levante

Le società giapponesi crescono più del Paese e fanno utili, ma questo non ha impedito al mercato azionario del Paese di sottoperformare, spiega un’analisi di Reiko Mito di GAM

di Chiara Merico 16 Maggio 2019 16:36

Sullo stato di salute del mercato azionario del Sol Levante le interpretazioni sono spesso fuorvianti, come spiega Reiko Mito, responsabile delle strategie azionarie sul Giappone di GAM. Il motivo principale è la tendenza “a guardare a parametri di crescita economica di portata più ampia, come il Pil, piuttosto che concentrarsi sui dati sottostanti relativi agli utili societari”.

CRESCITA VELOCE


Sotto questo profilo, fa notare Mito, “il tasso di crescita annuale composto delle società del listino giapponese si è espanso a una velocità molto maggiore rispetto al tasso di crescita del Paese e gli utili giapponesi hanno battuto il dato globale in diversi periodi”. Nonostante questo, però, l’equity locale ha sottoperformato i mercati globali. Per l’esperta, parte di questa sottoperformance è da attribuire “alle società che assumono una posizione molto prudente nell’ambito della propria forward guidance, benché riportino utili positivi; il mercato ha avuto la tendenza a reagire a questa negatività, ma ammettiamo la possibilità di un’inversione con il passare del tempo, dal momento che gli investitori reagiscono ai più solidi fondamentali sottostanti”.

CONTESTO MACRO POSITIVO


Secondo Mito “le società giapponesi sosterranno questa crescita degli utili a lungo termine con il sostegno di un contesto macroeconomico positivo”. L’esperta ritiene che slancio verso la crescita sia moderato in alcuni settori produttivi, mentre i rischi di recessione globale appaiono ridotti. Inoltre, il mercato del lavoro resta rigido, il che potrebbe rilanciare la dinamica salariale: nel complesso un calo delle quotazioni del petrolio e di altri mezzi di produzione potrebbe essere positivo per le imprese.

L’INPUT DELLE NUOVE TECNOLOGIE


A sostenere nel medio periodo la crescita delle società giapponesi, spiega Mito, sono una serie di fattori. “L’intelligenza artificiale e l'Internet of Things dovrebbero continuare a stimolare nuove opportunità di business e consentire processi operativi più efficienti; l'evoluzione di tecnologie come il 5G, il cloud e l'elettrificazione delle auto (e la guida autonoma) dovrebbero inoltre stimolare la domanda”.

OPPORTUNITA’ NELL’HEALTHCARE E NEI PAGAMENTI CASHLESS


Tra i settori, alcune opportunità possono essere identificate nell’healthcare, dove le aziende stanno sviluppando tecnologie innovative che potrebbero migliorare enormemente i processi nelle strutture ospedaliere e agevolare i tempi di recupero dei pazienti. Inoltre, il governo sta promuovendo un sistema di pagamenti cashless, il che dovrebbe essere particolarmente vantaggioso per le piccole e medie imprese creando efficienze per le società con un organico più contenuto. Focus anche sul'adozione delle pratiche Esg, un cambiamento che secondo l’esperta è in larga misura guidato dalle attese degli investitori e dell’intera società.

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TAGLIO DELLE QUOTATE


Alcune novità poi potrebbero risultare attraenti per gli investitori stranieri. Innanzitutto per quanto riguarda la governance aziendale. “Attualmente oltre duemila società sono quotate alla Borsa di Tokyo, ma sono in corso alcune modifiche mirate a ridurre questo numero mediante l’incremento della capitalizzazione di mercato minima da 20 milioni a 250 milioni di dollari, il che potrebbe tagliare il numero delle collocate di circa 30%, dando luogo così a un indice più stabile e allettante per gli investitori”, sottolinea Mito. Inoltre, una nuova norma impone che le società quotate pubblichino i risultati in inglese e in giapponese; al momento, solo il 35% delle aziende lo fa, quindi “l’iniziativa dovrebbe fungere da catalizzatore per generare un più ampio interesse globale e rendere il mercato nipponico più comprensibile per gli investitori esteri”.
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