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Investimenti, è già finita la corsa all’oro?

Con i mercati che puntano su un’evoluzione positiva dello scenario globale aumenta la propensione al rischio e l’oro, classico investimento rifugio, ne fa le spese ed esce dai radar, spiegano gli esperti di GAM

di Redazione 20 Novembre 2019 11:30

Dopo che gli ultimi dati macro hanno rasserenato i mercati, con gli indici PMI manifatturieri globali ancora deficitari ma in stabilizzazione, PMI dei servizi in miglioramento e un mercato del lavoro USA in salute, sembrano per ora smentite le ipotesi di avvitamento economico. Per gli investitori le implicazioni sono state un generale riposizionamento, con una risalita dei rendimenti soprattutto a lungo e una flessione dei prezzi sul mercato obbligazionario, e con il ritorno della propensione al rischio su quello azionario. Un trend di recente confermato dalla Fund Manager Survey di BofA Merrill Lynch che segnala liquidità dei gestori sotto la media storica, esposizione alle azioni ai massimi da oltre un anno, e interesse tornato sui titoli value a scapito di quality e growth.

DA INVESTIMENTO SIMBOLO IN TEMPI DI INCERTEZZA A VITTIMA PERFETTA


Questo il quadro tratteggiato da un commento di Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM Italia SGR, che sottolinea come le modifiche di posizionamento hanno inevitabilmente coinvolto anche l’oro, che era stato l’investimento “simbolo” della fase precedente, caratterizzata dal deterioramento dei dati macro, dai rischi geopolitici, da politiche monetarie sempre più lasche e da rendimenti reali in picchiata. Secondo l’esperto di GAM ora siamo all’estremo opposto, e l’attuale stabilizzazione di dati e mercati vanno a comporre un quadro in cui l’oro, da beniamino di chi era in cerca di riparo, diventa la “vittima perfetta”.

LA PAURA DI PERDERE IL TREND SPOSTA I FLUSSI SULL’AZIONARIO


Anniballe rileva che questa nuova ‘linea di pensiero’ emerge anche dai flussi rilevati da Bloomberg che registrano da inizio anno una raccolta sui prodotti globali legati ai metalli preziosi ancora positiva per 20 miliardi, ma indicano anche che solo nell’ultima settimana sono usciti dall’asset class circa 2 miliardi, dirottati come prevedibile su azioni e credito. Secondo l’esperto di GAM, in assenza di novità dirompenti sui vari fronti aperti, analisi tecnica e flussi indicano una probabile continuazione del ritracciamento, favorito dal fenomeno noto come FOMO, vale a dire Fear of missing out, paura di perdere il trend, che interessa soprattutto l’azionario.

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ORO SEMPRE INVESTIMENTO DI ELEZIONE SE IL RISCHIO TORNA ATTUALE


Anniballe continua tuttavia a ritenere che l’investimento sui metalli preziosi abbia una propria valenza intrinseca nei portafogli, soprattutto in un frangente in cui i mercati rivedono al ribasso i rischi. Come sempre in questi casi, osserva l’esperto di GAM, quando il posizionamento degli investitori diventa ‘ottimista’ aumentano anche le possibilità di delusione, e quindi di movimenti correttivi. Per questi motivi GAM, ritiene che accanto ad un’esposizione orientata ad azioni e credito, che sono i veri beneficiari dello scenario attuale, l’oro rappresenti sempre l’investimento d’elezione nel caso i rischi geopolitici, o quelli relativi ad un ciclo economico non ancora saldo, tornino improvvisamente alla ribalta.
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