Contatti

Carlo Benetti

Il mantra del 2016, protezione del capitale e ricerca di opportunità

19 Gennaio 2016 10:40
financialounge -  Carlo Benetti GAM gestione del rischio opportunità di investimento protezione del capitale USA
Un nuovo ambiente con cui fare i conti: rendimenti modesti e frequenti picchi di volatilità. Un contesto nel quale aumenterà la vocazione alla protezione del capitale senza tuttavia disdegnare la ricerca di opportunità. È questa la fotografia che scatta sull’attuale situazione dei mercati Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell’Alpha e iI Beta del 18 gennaio, nel quale sottolinea l’importanza che rivestirà quest’anno l’attenzione verso le fonti di rischio e la loro gestione piuttosto che verso la ricerca di nuove idee di investimento.

Sebbene, come lui stesso ammette, potrebbero esserci anche sorprese positive come, per esempio, una ripresa più solida negli Stati Uniti grazie a maggiori consumi interni, o più cospicui utili aziendali giapponesi trainati dall’incremento delle vendite e dei margini di profitto.

“Si parla correntemente del 2008 come l’anno della Grande Cesura, della Linea di Faglia tra un «prima» e un «dopo». Il «dopo 2008» è stato caratterizzato da tassi ai minimi storici, da misure di politica monetaria inedite, da crescita modesta, da inflazione inesistente. Le misure monetarie non convenzionali hanno preservato dal collasso il sistema finanziario delle economie avanzate mentre le economie emergenti conservavano la crescita globale grazie alla Cina, ai prezzi alti delle materie prime, all’afflusso di capitali a basso costo” puntualizza Carlo Benetti che, passando al nuovo scenario attuale, ritiene che tutti questi fattori debbano essere invertiti.

“Nei mercati finanziari il «dopo 2008» è stato sotto il segno di rendimenti robusti nelle azioni e nelle obbligazioni fino alla metà del 2015. Credo sia arrivato il momento di introdurre una ulteriore differenza nel «dopo 2008»: negli ultimi sei mesi si è verificata la simultanea contrazione dei rendimenti e l’incremento della volatilità, fenomeni destinati a continuare nel 2016. È questo il nuovo ambiente con cui fare i conti, rendimenti modesti e frequenti picchi di volatilità” sostiene Carlo Benetti.

Il manager reputa che la performance delle azioni americane sarà ostacolata dai livelli delle loro valutazioni e senza il supporto della politica monetaria i mercati dovranno trovare spunto di crescita negli utili attesi e nei fondamentali dell’economia: il ripristino di più oggettive valutazioni del rischio è il lato buono della normalizzazione dei tassi. “Le valutazioni sono più convincenti in Europa e in Giappone, regioni su cui orientiamo la nostra preferenza relativa” sottolinea Carlo Benetti per il quale, in ogni caso, rendimenti modesti ed elevata volatilità non sono senza conseguenze sui portafogli.

Gli investitori dovranno spostare l’attenzione verso le fonti di rischio e la loro gestione piuttosto che verso la ricerca di nuove idee di investimento. Ecco perché, Il «mantra» del 2016 sarà la protezione del capitale senza perdere di vista la ricerca e sfruttamento delle opportunità. Sarà più una questione di controllo delle fonti di rischio, e dunque di opportunismo, che di scommesse direzionali. Sarà determinante il ruolo della gestione attiva, delle strategie flessibili e «market neutral».

“Tra le possibili sorprese positive potrebbe esserci la ripresa più marcata negli Stati Uniti sostenuta dai consumi interni, tale da innescare migliori prospettive sugli utili. Un’altra possibile sorpresa positiva potrebbe derivare dalle azioni giapponesi, nella continuità del trend favorevole degli utili societari sostenuto dall’aumento delle vendite e dai miglioramenti nei margini di profitto” conclude Carlo Benetti.
Share:
Trending