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Volatilità in aumento con il coronavirus, ma non dovrebbe durare a lungo

GAM Investments valuta l’impatto del coronavirus ricordando che in passato la volatilità innescata da casi simili ha avuto vita breve. Comunque avere una quota di beni rifugio in portafoglio mette al riparo

di Virgilio Chelli 1 Febbraio 2020 10:00
financialounge -  cina coronavirus GAM

Titoli di giornali e tv sulla diffusione del nuovo coronavirus portano volatilità sui mercati, indebolendo la fiducia in uno scenario Goldilocks, vale a dire favorevole e senza nubi per economie e mercati. L’epidemia virale partita dalla Cina potrebbe avere conseguenze più serie sull’economia, ma solo nel breve periodo, andando ad impattare sui consumi proprio a cavallo del capodanno cinese anche se le autorità, diversamente dal passato, si sono immediatamente attivate per contenerne la diffusione.

AUTORITÀ COSTRETTE AD ADOTTARE MISURE ESTREME


Il virus sembra avere un livello di pericolosità molto inferiore rispetto ad eventi simili del passato, ma anche una capacità superiore di trasmissione, il che lo rende difficilmente controllabile entro i confini non solo di Wuhan, ma anche di tutta la Grande Cina. Un aspetto non secondario da un punto di vista economico, perché costringe le autorità a misure anche estreme, come la quarantena di una regione di 60 milioni di abitanti, la sospensione dei viaggi organizzati all’estero, il blocco agli spostamenti interni e la forte limitazione ai collegamenti con Hong Kong.

VOLATILITÀ COMPRENSIBILE VISTO IL POSSIBILE IMPATTO SULL’ECONOMIA CINESE


Partendo da queste considerazioni, Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM SGR, prevede che ci sarà un impatto su una delle principali economie globali e sul suo commercio con l’estero, già fiaccato in precedenza dalle complicate trattative con gli americani. In passato le conseguenze di simili epidemie sono state rilevanti, nel caso della SARS il “costo” in termini di PIL è stato stimato nell’1,1% solo in Cina e in alcuni decimi di punto in Occidente. Quindi è comprensibile la volatilità dei mercati, soprattutto in presenza di notizie ancora frammentarie.

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IN PASSATO WALL STREET NE È USCITA POSITIVA SULLA DISTANZA DI 6-12 MESI


Ma se guardiamo al passato, osserva l’esperto di GAM, si vede che la volatilità ha avuto vita piuttosto breve, e sulla distanza a 6-12 mesi le variazioni dello S&P500 sono state in quasi tutti i casi positive, dicendoci che su un orizzonte di medio termine, i mercati si muovono sulla base di altre dinamiche.

MITIGARE L’ESPOSIZIONE DI PORTAFOGLIO AGGIUNGENDO ALCUNI ASSET RIFUGIO


Per questo GAM consiglia un’allocazione di portafoglio che, oltre a prevedere azioni e credito, ne mitighi il posizionamento con alcuni asset rifugio. Questo perché l’elemento di rischio introdotto dal coronavirus, anche se probabilmente non minaccia le prospettive economiche in modo duraturo, secondo GAM nel breve continuerà a favorire una volatilità maggiore rispetto agli ultimi mesi.
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