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Azioni Cina, una riforma pensionistica per mercati maturi

18 Novembre 2015 11:28
financialounge -  A-share cina GAM Hong Kong Shanghai Connect Jian Shi Cortesi mercati azionari
“Riteniamo che la chiave sia un’educazione dell’investitore attraverso riforme pensionistiche per aiutare i mercati maturi” commenta Jian Shi Cortesi, gestore del Julius Baer Multistock China Evolution Fund di GAM, secondo la quale la Cina avrà gradualmente bisogno di realizzare un sistema pensionistico più ampio, che incoraggi gli individui a investire in questo modo gran parte dei loro risparmi e fornisca loro opzioni d’investimento ben costruite fatte di prodotti obbligazionari e titoli blue chip. In questo modo, confida la manager, l’investimento azionario non sarà più una scommessa di due settimane.

“E, alla fine, gli investitori cinesi svilupperanno una view di lungo periodo nei confronti dell’investimento in titoli e inizieranno a comportarsi in maniera più razionale. Un’attitudine di questo tipo spingerà il risparmio interno verso Hong Kong per comprare titoli che stanno scambiando a sconto rispetto alle azioni classi A” puntualizza Jian Shi Cortesi per la quale le sfide fondamentali per lo Shanghai-Hong Kong Stock Connect vanno ricercate nelle differenze tra il mercato azionario continentale A-share, in veloce crescita ma ancora immaturo (e caratterizzato da aspetti più da casinò che da Borsa valori), e il mercato azionario di Hong Kong, altamente sviluppato e maturo.

Jian Shi Cortesi ritiene inoltre indispensabile, al fine di attirare gli investitori internazionali verso le azioni classi A e le opportunità del settore, che la Cina modifichi il meccanismo di sospensione dei titoli per assicurare la liquidità del mercato durante i periodo di turbolenza. La liquidità sulle contrattazioni delle azioni di classe A è infatti diventata fonte di preoccupazioni: quando un titolo oscilla, al rialzo o al ribasso, del 10% in un solo giorno, le contrattazioni sul titolo vengono sospese dalla Borsa. Al momento, centinaia di titoli di classe A sono ancora sospesi e non sono ancora trattabili: senza risolvere questo problema, le istituzioni straniere rimarranno prudenti all’ingresso in questo mercato.
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