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Wall Street ignora l'impeachment e ritocca i record storici

Trump rivendica il rialzo della Borsa tra i suoi meriti principali, lasciando intendere che se dovesse cadere il mercato ne farebbe le spese. Ma per le decisioni degli investitori per ora la politica non è un fattore

di Redazione 20 Dicembre 2019 11:59

Wall Street non si stanca di infilare record nonostante l’impeachment lanciato dai Democratici contro Donald Trump che monopolizza le prime pagine dei giornali americani e le news tv del prime time. Giovedì 19 gli indici principali della Borsa americana hanno ripreso il rally di fine anno andando a ritoccare i record storici: l’ S&P 500 ha guadagnato poco meno di mezzo punto percentuale andando a chiudere sopra quota 3205, il Dow Jones ha guadagnato un mezzo punto rotondo a 28.377 punti mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0.7% salendo oltre 8.887 punti. Trump si è sempre ascritto i rialzi di Wall Street e non si ferma certo ora che è partito l’impeachment. Il messaggio neanche troppo velato che manda il Presidente è: attenzione, se mi fanno fuori il mercato potrebbe crollare, perché io sono il principale motore del rialzo.

IN PASSATO UN CAMBIO ALLA CASA BIANCA HA AVUTO SCARSO IMPATTO


In realtà l’argomento non trova molti supporti nella storia dei pochi impeachment che si sono succeduti in America. Non ci sono infatti correlazioni importanti tra i casi del passato, come quello di Bill Clinton, e l’andamento di Wall Street, e nemmeno correlazione significative tra un cambio di inquilino alla Casa Bianca in seguito al voto e la performance dell’azionario. Questa volta tuttavia potrebbe essere diverso, con mercati e investitori innervositi dai programmi ultra liberal e statalisti di molti dei candidati democratici che si preparano a correre alle primarie che partiranno a febbraio in Iowa.

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WALL STREET SOSTENUTA DA UNA SOLIDA PERFORMANCE DELL’ECONOMIA


Intanto Wall Street tira diritto. Gli ultimi record sono stati sostenuti dai rialzi dei titoli dei beni di largo consumo e tecnologici, due settori che confermano la solida crescita dell’economia. Conagra Brands , Duncan Hines e altri produttori di generi alimentari hanno riportato utili eccellenti, mentre produttori di memory-chip come Micron Technology hanno fatto sapere che il periodo difficile ormai è alle spalle. Ovviamente gli investitori tengono d’occhio il processo di impeachment, ma secondo molti analisti non lo considerano un fattore che influenza le decisioni di investimento. Almeno per ora.

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LA TREGUA NELLA GUERRA DEI DAZI HA DATO LA SPINTA AL RALLY DI FINE ANNO


Sembra che l’impeachment sia assolutamente periferico nella psicologia degli investitori, almeno fino a quando non dovesse emergere la possibilità concreta che il processo aperto alla Camera dei Rappresentanti a maggioranza democratica possa alla fine esitare in una vera e propria condanna in Senato, a maggioranza invece repubblicana, che ha invece l’ultima e definitiva parola. Più che all’impeachment, sul fronte politico e geopolitico l’investitore guarda più alla guerra dei dazi con la Cina, e la recente tregua ha avuto una parte importante nel rally di fine anno di Wall Street.
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