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certificati d’investimento

Guadagnare con le valute emergenti grazie ai certificati a capitale protetto

Tramite i certificati d’investimento è possibile catturare i generosi rendimenti delle valute emergenti beneficiando di particolari strategie a capitale protetto o condizionatamente protetto

di Redazione 20 Novembre 2019 07:00

La caccia al rendimento sta spingendo gli investitori a ricercarlo anche nelle aree a più alto rischio. Tra le quali le valute dei Paesi emergenti, che sono ancora capaci di offrire tassi di una certa consistenza. Il problema è che si tratta di una tipologia di investimento con un profilo di rischio molto più elevato rispetto ai classici titoli di stato della zona euro. Come riuscire a spuntare i ghiotti rendimenti delle valute emergenti con una protezione del capitale investito? Un’opzione a disposizione è rappresentata dai certificati d’investimento. Si tratta di strumenti finanziari derivati che offrono la possibilità di investire su qualsiasi mercato (azionario, materie prime, tassi di interesse e valute) con diverse varianti tramite le quali è possibile intraprendere particolari strategie di investimento a capitale protetto o condizionatamente protetto.

LE CARATTERISTICHE COMUNI


Essendo emessi da banche o istituzioni finanziarie espongono i sottoscrittori al rischio emittente (ovvero alla possibilità che chi lo emette possa fallire) ma sono anche trasparenti: prescrivono un prospetto di quotazione approvato da Consob - o da un'altra autorità europea - e sono negoziati in Borsa sul mercato SeDeX di Piazza Affari.

CERTIFICATE CASH COLLECT


Tra le molteplici tipologie di certificati, quelli Cash Collect Plus+ in particolare permettono di investire su un determinato sottostante beneficiando di premi periodici condizionali – di solito mensili o trimestrali - con la possibilità di beneficiare di un effetto memoria sui premi. Offrono anche la possibilità di liquidazione anticipata del capitale con un rimborso pari al 100% del Valore Nominale e la protezione condizionale del Valore Nominale a scadenza.

UN ESEMPIO PRATICO


Immaginiamo di voler puntare sul peso messicano con un Certificate Cash Collect Plus+ della durata di tre anni e con cambio iniziale (fixing) eur/ mxn di 21,120 e barriera al 130% ovvero fixing eur/mxn a 27,456: in pratica la valuta messicana non si deve svalutare oltre il 30% rispetto all’euro. Le caratteristiche tecniche invece prevedono un premio condizionato su base mensile dello 0,45% lordo, l’effetto memoria sui premi mensili condizionati non distribuiti, la possibilità di liquidazione anticipata ogni mese dopo un anno dall’emissione, la protezione condizionata a scadenza e il meccanismo PLUS+.

IL CONFRONTO MENSILE


Ogni mese si confronta il fixing con quello iniziale e, se si colloca al di sotto della barriera di 27,456, il certificato paga una cedola mensile lorda dello 0,45%, oltre agli eventuali premi non distribuiti in precedenza (effetto memoria): in caso contrario, il certificato non riconosce il premio, che viene “memorizzato”. A partire dal termine del primo anno se il peso messicano si è rivalutato rispetto all’euro (cioè il fixing eur/mxn è sceso al di sotto di 21,12), il certificato viene rimborsato anticipatamente e riconosce il 100% del Valore Nominale oltre al premio mensile e agli eventuali premi “memorizzati”.

Caccia al rendimento, tornano di moda i certificati


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DUE SCENARI ALTERNATIVI A SCADENZA


Alla scadenza, nel caso in cui il certificato non sia stato liquidato anticipatamente, possono verificarsi due scenari alternativi. Nel primo caso, il livello del fixing eur/mxn è inferiore o uguale alla Barriera sul Capitale (27,456): l’investitore incassa il 100% del capitale iniziale oltre al premio mensile con effetto memoria. In caso contrario, si applica il meccanismo PLUS+ e la perdita espressa sul Valore Nominale (capitale iniziale) sarà pari alla differenza tra il livello del fixing e la Barriera. Per esempio, a fronte di un fixing eur/mxn di 29,568 (ovvero il 140% del fixing iniziale) il certificate registrerà una perdita del 10% (140%-130%), con conseguente rimborso a scadenza del 90% del Valore Nominale.
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