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Andrea Gambotto

Usa, vaccino sviluppato da team guidato da un italiano supera test su animali

Le prime sperimentazioni hanno provato che il nuovo vaccino, sviluppato da un team guidato da un ricercatore italiano, è in grado di produrre anticorpi specifici contro il Sars-CoV-2

di Chiara Merico 3 Aprile 2020 09:51

Parla anche italiano il primo tra i potenziali vaccini contro il coronavirus ad aver superato la fase della sperimentazione animale: si tratta del vaccino sviluppato dai ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine, coordinati dall’italiano Andrea Gambotto e da Louis Falo.

RISULTATI DEI TEST INCORAGGIANTI


I primi test hanno mostrato che il nuovo vaccino produce anticorpi specifici per il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 in quantità ritenute sufficienti a neutralizzare il virus: i risultati sono stati pubblicati su EBioMedicine, rivista pubblicata da Lancet.

ESPERIENZE CON ALTRI CORONAVIRUS


Si tratta del primo studio ad essere pubblicato in seguito a revisione da parte di scienziati di altri istituti: i ricercatori hanno potuto agire rapidamente poiché erano già state gettate le basi grazie a precedenti lavori durante le precedenti epidemie provocate da altri coronavirus.

IL RUOLO DELLA PROTEINA SPIKE


“Abbiamo lavorato in passato con l'epidemia di Sars-CoV nel 2003 e Mers-CoV nel 2014. Questi due virus, strettamente connessi alla Sars-CoV-2, ci insegnano che una particolare proteina, chiamata spike, è importante per indurre l'immunità contro il virus”, ha spiegato all’Agi Andrea Gambotto. “Sapevamo esattamente dove combattere questo nuovo virus. Ecco perché è importante finanziare la ricerca sui vaccini. Non si sa mai da dove arriverà la prossima pandemia”.

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CORSA AL VACCINO IN TUTTO IL MONDO


Team di ricerca in tutto il mondo sono al lavoro da mesi sul vaccino contro il nuovo coronavirus: tra questi c’è quello dell’italiana Irbm, che già cinque anni fa aveva prodotto il vaccino anti Ebola, mentre negli Usa, a Seattle, il progetto di ricerca messo in piedi dal National Institutes of Health e da Moderna ha già iniziato una sperimentazione preliminare sull’uomo.
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