Unicredit esce da Mediobanca e incassa 785 milioni. Bene la trimestrale, il titolo decolla

Sono bastate poche ore, nella serata di mercoledì, a Unicredit per dire definitivamente addio a Mediobanca. L'istituto guidato da Mustier, che questa mattina ha presentato i conti del terzo trimestre, ha incassato 785 milioni di euro.

OPERAZIONE LAMPO

Un'operazione lampo per Unicredit, portata a termine con la formula dell'accelerated bookbuilding, che ha permesso all'istituto di piazza Gae Aulenti di cedere l'8,4% delle azioni di Mediobanca ancora in suo possesso. La cessione ha fruttato 785 milioni di euro per le 74,5 milioni di azioni messe in vendita con uno sconto del 2,3% rispetto al prezzo di chiusura del titolo di Mediobanca di mercoledì (10,53 euro ad azione contro 10,78).

SCELTA STRATEGICA

Una scelta, quella di cedere Mediobanca, che Mustier ha spiegato come la "cessione di un'altra banca competitor" per di più "irrilevante dal punto di vista finanziario".  Tuttavia, secondo molti analisti la scelta va a collocarsi un più ampio scacchiere della finanza italiana che coinvolge Generali.

BUONI I CONTI DEL TERZO TRIMESTRE

L'impatto dell'operazione Mediobanca sarà contabilizzato nel quarto trimestre 2019. Nel frattempo Unicredit ha presentato i conti del terzo trimestre con un utile netto di 1,1 miliardi di euro (+25,7% rispetto allo scorso anno e in calo rispetto al trimestre precedente che però incorporava la vendita di FinecoBank) e ricavi in aumento dell'1,7% a 4,7 miliardi di euro. I dati dell'utile netto, in particolare, hanno superato leggermente le attese degli analisti. Mustier, nella presentazione, ha parlato del terzo trimestre 2019 come uno dei migliori del decennio. Il titolo Unicredit ha aperto a Piazza Affari con un guadagno superiore al 4%. Stabile, invece, Mediobanca.