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Asia

Un mix bilanciato equity - bond, ma in formato Far East

5 Luglio 2012 08:00
financialounge -  Asia Fondi bilanciati indice di Sharpe livello di rischio orizzonte temporale titoli di stato
Meglio investire in azioni che, a questi prezzi risultano essere fortemente sottovalutate rispetto alle medie decennali? Oppure puntare con decisione sul reddito fisso, cioè titoli di Stato, corporate bond e obbligazioni high yield che offrono rendimenti molto interessanti? O, infine, optare sugli strumenti monetari che permettono un comodo e ben remunerato parcheggio della liquidità?

La risposta è semplice quanto sibillina: meglio utilizzare un buon fondo bilanciato, tramite il quale è possibile cogliere le diverse opportunità sia in ambito azionario, che in quello obbligazionario e monetario. Ancora meglio se si tratta di una gestione che integra, in un unico portafoglio, strumenti finanziari di emittenti asiatici come nel caso di fondi bilanciati Asia o Far East.

Vediamo perché una soluzione di questo genere può rappresentare un’interessante opportunità. Negli ultimi tre anni, i fondi bilanciati classici, cioè quelli che investono il 50% circa in azioni internazionali (senza distinzione geografica) e l’altro 50% in titoli obbligazionari e monetari di tutto il mondo (senza nessuna preclusione), hanno reso in media il 9%: nello stesso arco di tempo un buon fondo bilanciato Asia, investito cioè per metà in azioni quotate sui listini del Far East e per l’altro 50% in titoli di Stato e bond di emittenti asiatici, ha fruttato invece il 58%.

È però vero, per non tralasciare nessun particolare, che mentre i fondi bilanciati classici hanno registrato una volatilità del 5,47% il fondo bilanciato Asia ha evidenziato una variabilità delle quotazioni del 9,45%. Tuttavia, il rendimento corretto per il rischio, misurato in base all’indice di Sharpe, dimostra che l’investimento nel fondo bilanciato Asia è risultato comunque più efficiente anche se con un profilo di rischio molto superiore: lo Sharpe ratio del primo è infatti pari a 5,94 contro l’1,28 dei fondi bilanciati classici.

Come dire che, nel medio lungo termine, una gestione bilanciata in titoli asiatici è in grado di offrire una remunerazione più che proporzionale ai maggiori rischi corsi rispetto a una di tipo bilanciato classico.
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