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diversificazione

Un giardinetto valutario

14 Gennaio 2013 08:00
financialounge -  diversificazione euro franco svizzero mercati valutari Renminbi sterlina yen
Tra gennaio e dicembre 2012, l’euro ha perso terreno rispetto alla sterlina (-2,25%), al franco svizzero (-0,63%), alla corona svedese (-3,93%) e a quella norvegese (-5,37%), al dollaro australiano (-0,24%) e a quello canadese (-0,7%). Al contrario ha guadagnato terreno rispetto al dollaro americano (+1,85%), allo yen giapponese (+11,7%), al real brasiliano (+11,4%) e al renminbi cinese (+0,7%).

Nei 12 mesi precedenti, quelli cioè tra gennaio e dicembre 2011, aveva perso valore nei confronti del dollaro USA (-3,1%), della sterlina inglese (-2,98%), del franco svizzero (-2,6%), dello yen giapponese (-8%), del renminbi cinese (-7,5%), del dollaro australiano (-3,1%), guadagnando quote rispetto al real brasiliano (+8,9%), al rublo russo (+2,3%), alla lira turca (+18%), alla fiorino ungherese (+13%) e al rand sudafricano (+18%).

È la dimostrazione che la diversificazione valutaria è un esercizio complesso e difficile da mettere in pratica anno per anno persino per i gestori esperti. Per queste ragioni, l’investitore deve guardare al giardinetto valutario del proprio portafoglio come alla quota da destinare alla rivalutazione di lungo periodo utilizzando quelle divise che possono, nell’arco di 3-5 anni, apprezzarsi rispetto alla moneta unica.

Valute legate alle economie più dinamiche quali, per esempio, quelle asiatiche (e in particolare il renminbi cinese) e quelle di alcuni Paesi che stanno dimostrando di avere tassi di crescita molto interessanti (come per esempio la Turchia e il Messico) con bilanci statali in via di miglioramento.
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