Un altro rialzo nel mese di giugno

Anche a giugno raccolta netta ampiamente positiva per l’industria italiana del risparmio gestito; è quanto risulta dalla ricerca condotta da Assogestioni.
Non era affatto scontato, dal momento che la correzione dei mercati finanziari si è fatta sentire anche sulle performance dei fondi con quelli azionari in calo del 5,18% e quelli obbligazionari in rosso dell’ 1,42%. In ogni caso il settore, trainato proprio dalle gestioni collettive (fondi comuni aperti e chiusi) ha terminato il mese con un saldo positivo per 2,5 miliardi: un avanzo che permette di chiudere i primi 6 mesi dell’anno con una raccolta netta complessiva di 38,3 miliardi.

Per quanto riguarda invece le preferenze dei sottoscrittori, in termini di categorie dei fondi, a giugno sono stati i flessibili, con una raccolta netta di 2,2 miliardi, i monetari con un saldo di 1,9 miliardi e i bilanciati che hanno contabilizzato un miliardo, i prodotti più gettonati.
Al contrario, hanno continuato a soffrire i fondi azionari (-1,2 miliardi di euro la raccolta mensile) e i fondi obbligazionari (-722 milioni).

Nonostante questi flussi mensili e le performance negative di giugno, i fondi obbligazionari mantengono la leadership sul mercato con una quota del 50,7%: quella dei fondi azionari non supera il 19,9%, quella dei flessibili si attesta al 16,1%, quella dei bilanciati è al 5,7% e quella relativa ai prodotti monetari si colloca al 5,5%. Nel sesto mese dell’anno c’è poi un’altra conferma: i prodotti di diritto estero hanno incamerato altri 2,5 miliardi, che fa salire il bilancio semestrale a 24,2 miliardi: le masse gestite dai fondi di diritto estero erano a fine giugno pari a 366,5 miliardi, cioè il 69,6% del totale. Il restante 30,4% fa capo invece ai fondi di diritto italiano che hanno raccolto nel mese circa 300 milioni e 6,7 miliardi dall’ inizio dell’anno.