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Turismo, boom di arrivi in Italia con il dollaro forte

26 Marzo 2015 09:50
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In attesa di verificare concretamente se le forti aspettative derivanti da Expo2015, in programma dal 1 maggio al 31 ottobre prossimi a Milano, saranno rispettate (e, magari, superate), si registra un vero e proprio boom di turisti in Italia provenienti da Stati Uniti e Germania.
Il nostro paese si conferma una delle mete preferite dai tedeschi le cui visite in Italia sono aumentate nel 2014 del 5,1% con preferenze, nell’ordine, per il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Lombardia, la Toscana e il Lazio. D’altra parte, in base ai dati Istat 2013 (l’ultimo anno disponibile), la spesa dei turisti tedeschi è stata pari a 7 miliardi di euro sui 65 miliardi totali. Nel 2014, però, è emerso un forte incremento di interesse dei turisti asiatici verso il nostro paese, trainati dai cinesi che con un incremento del 13% rispetto al 2013, sono diventati i turisti che spendono di più (25% del totale) nella graduatoria dello shopping tax free. Infine, ma non certo meno importante, stanno tornando anche i turisti americani.
Grazie al dollaro forte, infatti, a gennaio di quest’anno i cittadini statunitensi hanno aumentato del 9% il volume di acquisti in Italia con uno scontrino medio di 842 euro (+6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente): gli americani privilegiano Milano (28% della spesa totale) ma mostrano di apprezzare molto anche Verona (+50% rispetto al 2013) e Venezia (+43%). Una tendenza che, in base alle previsioni degli addetti ai lavori, dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi qualora il cambio euro / dollaro dovesse stazionare intorno agli attuali livelli (1,09). Ma non mancano gli esperti che si schierano per un possibile ulteriore apprezzamento della divisa americana.
“Guardando alle precedenti quotazioni del dollaro, che tendono ad inserirsi in un ciclo di lungo termine, possiamo affermare di essere solo a metà della corsa rialzista” fa sapere Regina Borromeo, Portfolio manager del fondo Legg Mason Brandywine Global Income Optimiser che poi aggiunge: “Sebbene la velocità della crescita possa rivelarsi meno forte di quanto avvenuto negli ultimi due trimestri, questo trend del dollaro Usa sempre più forte sarà probabilmente un tema del 2015, dato che ci si aspetta che i flussi provenienti dal Giappone e dall’Europa continuino a sostenere la valuta americana”.
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