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Trump-Powell, fuoco incrociato su Libra. Il bitcoin sbanda ma resiste

Le critiche a Libra, la valuta digitale di Facebook, mettono d’accordo Trump e Powell. I commenti negativi fanno sbandare il bitcoin, che però resiste sui massimi dell’anno

di Redazione 12 Luglio 2019 10:45
financialounge -  bitcoin criptovalute donald Trump Jerome Powell libra

La Libra di Facebook ha messo d’accordo il capo della Federal Reserve Jay Powell e il presidente Donald Trump, che invece non perde occasione di criticare la banca centrale perchè non abbassa i tassi in modo aggressivo. Prima Powell, nel secondo giorno della sua audizione al Congresso, ha detto che la nuova valuta digitale che è allo studio del colosso dei social media “solleva molte serie preoccupazioni”. Poi Trump ha messo mano a Twitter sottolineando di “non essere un fan” del bitcoin e delle altre criptovalute, “che non sono denaro, e il cui valore è molto volatile ed è basato sull’aria”. Di più, l’inquilino della Casa Bianca ha aggiunto che i "crypto-asset non regolati possono facilitare comportamenti illegali, compreso il traffico di droga e altre attività criminali".

SOLO UNA SBANDATA TEMPORANEA PER IL BITCOIN


Su un punto Trump ha indubbiamente ragione, il bitcoin è un asset molto volatile, negli ultimi anni è partito da sotto quota $1.000 per volare fin sopra $20.000 nel corso del 2017 e poi precipitare a quota $3.000 l’anno scorso. Da lì però ha messo a segno uno spettacolare recupero, come si vede nel grafico qui sotto, che lo ha riportato sopra i $10.000. E l’uno-due di Powell e di Trump gli ha inflitto solo una temporanea sbandata.

[caption id="attachment_144068" align="alignnone" width="482"]Andamento del prezzo del bitcoin in dollari Usa nell’ultimo anno (Fonte: Coindesk) Andamento del prezzo del bitcoin in dollari Usa nell’ultimo anno (Fonte: Coindesk)[/caption]

FACEBOOK DOVRÀ RISPETTARE LE REGOLE BANCARIE


Trump ovviamente non ha perso l’occasione per attaccare anche Facebook, twittando che la Libra è una valuta virtuale che avrà uno standing scarso. Inoltre Facebook “dovrà rispettare le regole bancarie americane e internazionali se proprio vuol diventare una banca”. Trump ha ribadito che in America esiste una sola moneta reale, che è “più forte e affidabile che mai, di gran lunga la moneta dominante in qualunque angolo del mondo, che si chiama dollar degli Stati Uniti!". Non male per chi poche settimane fa ha attaccato Mario Draghi perché a suo dire la Bce sta facendo rafforzare ad arte il biglietto verde e che non perde occasione per lamentarsi di una moneta troppo forte che penalizza le esportazioni americane.

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LE ACCUSE DI POWELL, RISCHI RICICLAGGIO E PER I CONSUMATORI


In ogni caso i commenti di Trump indicano regolamentazioni in arrivo per il crypto-spazio monetario, si chiami Libra o Bitcoin. La pensa come lui anche Powell, che ha lamentato il fatto che le attuali regole monetarie non si possono applicare alle criptovalute. Sempre parlando al Congresso, infatti, Powell ha detto che "la Libra solleva serie preoccupazioni in termini di privacy, riciclaggio, protezione dei consumatori e stabilità finanziaria”, aggiungendo di “non credere” che il progetto possa andare avanti fino a che questi problemi non verranno risolti. Facebook, alle prese anche con lo scandalo del data-sharing, ha già ingaggiato nel progetto Libra 28 partner, tra cui nomi come Uber, PayPal e Mastercard. Non tutti in USA sono d’accordo con Trump. Il commentatore di estrema destra Mike Cernovich gli ha risposto via tweet che "è un grosso sbaglio da parte sua e mostra mancanza di visione. Ormai oggi il bitcoin è diventato mainstream." E Forbes ricorda che qualche tempo fa Alex Jones, un fan di Trump ma anche del bitcoin, aveva dichiarato che le "criptovalute sono il futuro".
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