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Continua la corsa degli investitori ai titoli di Stato cinesi

Nonostante il rallentamento della crescita e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, la Cina riesce ad attrarre gli investitori internazionali collocando debito per 6 miliardi di dollari, a fronte di una domanda di 20 miliardi

di Redazione 27 Novembre 2019 16:00

La Repubblica Popolare cinese ha raccolto 6 miliardi di dollari sui mercati internazionali collocando obbligazioni governative per un importo record di 6 miliardi di dollari. La domanda da parte degli investitori è stata sostenuta soprattutto da fondi pensione, assicurazioni, desk bancari, casse di previdenza e fondi sovrani, al punto che gli ordini sono risultati superiori ai 20 miliardi di dollari. Il forte interesse riscontrato dal collocamento dimostra che gli investitori restano propensi a prestare soldi alla Cina nonostante le sfide relative al rallentamento della crescita del Paese e alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.

RECORD ASSOLUTO PER LA CINA


Secondo Dealogic, l’offerta, articolata in quattro diverse tranche obbligazionarie, stabilisce un record assoluto per la Cina, che in precedenza aveva piazzato sul mercato debito per 3 miliardi di dollari l'anno scorso e per 2 miliardi l'anno prima.

I TASSI NEGATIVI DI GERMANIA E GIAPPONE


Il debito dei mercati emergenti quest’anno ha continuato a suscitare un forte appetito da parte degli investitori, dal momento che tassi di interesse sui titoli di Stato emessi da nazioni "core" come la Germania e il Giappone sono diventati in larga misura negativi. Anche il continuo calo dei tassi dei titoli di Stato (Treasury) Usa ha contribuito ad alimentare la caccia al rendimento sul debito dei Paesi in via di sviluppo.

Mercedes sempre più cinese


Mercedes sempre più cinese






AL TERZO POSTO DOPO QATAR E ARABIA SAUDITA


Questa nuova emissione obbligazionaria della Cina si piazza al terzo posto nella graduatoria di quelle in dollari Usa effettuate da un Paese dei mercati emergenti. Secondo le statistiche di Dealogic, il Qatar ha emesso bond per 12 miliardi di dollari, mentre l'Arabia Saudita ha collocato obbligazioni per 7,5 miliardi.

PECHINO PUNTA A UN INDEBOLIMENTO DEL DOLLARO SULLO YUAN?


Secondo alcuni analisti, l’intenzione di Pechino non sarebbe soltanto quella di approfittare dei bassi rendimenti globali per accumulare risorse per irrobustire le proprie riserve valutarie. Piuttosto la Cina punterebbe a indebitarsi in dollari nella prospettiva che una possibile intesa o tregua sul fronte commerciale con Washington porti a un indebolimento del dollaro rispetto allo yuan, in modo da pagare meno interessi sui bond emessi.
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