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I segreti dei portafogli degli investitori italiani over 40

7 Luglio 2016 09:16
financialounge -  Legg Mason liquidità Marco Negri tassi di interesse volatilità
In attesa di verificare se e come i millennials (i nati tra il 1980 e il 2000) prendano il testimone in fatto di risparmio e investimenti, sono i risparmiatori over 40 anni quelli a cui fa capo la quota maggiore dei patrimoni in gestione nel nostro paese. Ed è pertanto normale che l’industria dell’asset management focalizzi su di loro una grande attenzione. Come ha fatto, per esempio, Legg Mason, che ha promosso un’appendice tutta italiana, legata alla loro Global Investment Survey annuale, che ha coinvolto 260 investitori della penisola. Un’indagine che ha permesso di alzare il velo sulle mosse in portafoglio e sulle richieste degli over 40, a cominciare dall’aspetto che li preoccupa di più: il forte aumento della volatilità sui mercati.

Alla luce di questa priorità, dall’indagine emerge che il 31% degli investitori italiani over 40 ha aumentato la parte in liquidità del proprio portafoglio mentre il 30% ha puntato su soluzioni di investimento più flessibili e meno legate a benchmark: di estremo interesse pure il dato relativo agli investimenti alternativi in aumento in portafoglio per i 12% degli intervistati.

Un altro capitolo di grande rilievo è poi quello dei bassi tassi di interesse che condiziona le scelte in ambito obbligazionario. In quest’area il 26% degli over 40 ha provveduto ad ampliare la diversificazione (non soltanto nella parte relativa ai governativi ma anche in quella dei bond societari). Da notare che il 16% del campione intervistato ha deciso di ridurre il peso nel reddito fisso per incrementare quello nell’azionario: in questo filone si inserisce un altro indizio, e cioè che l’11% degli over 40 ha optato per un incremento nei settori a più alto rischio ma anche a maggior rendimento.

Ma quali sono le soluzioni ritenute più funzionali nel nuovo contesto? Prevalgono quella a capitale garantito (39%), seguite dagli strumenti e dalle strategie capaci di offrire protezione al rischio inflazione (22%): sono state citate anche sia le strategie di investimento indipendenti da benchmark (12%) e sia gli approcci maggiormente decorrelati (11%).

“Le soluzioni di portafoglio devono rinnovarsi in modo da adeguarsi ad un mercato che è cambiato” fa presente Marco Negri, country head per l’Italia di Legg Mason Global Asset Management, secondo il quale è positivo constatare, dall’indagine, come gli investitori italiani ritengano ormai superata la sola diversificazione: la richiesta di una maggiore decorrelazione all’interno del proprio portafoglio di investimenti lo conferma in modo puntuale.
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