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Se riparte l’inflazione

23 Luglio 2013 08:00
financialounge -  consumi correzione di borsa Fondi obbligazionari inflazione liquidità
Può sembrare paradossale paventare un riacutizzarsi dei prezzi al consumo nel momento in cui i tassi di inflazione stanno toccando minimi storici sia nella zona euro, che nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Tuttavia, come ricordano gli analisti macro economici, tutta la liquidità derivante dai diversi allentamenti quantitativi (QE) della Federal Reserve, della Bank of England e della Bank of Japan, e dalla politica monetaria espansiva della BCE, potrebbe prima o poi riversarsi sulle piccole e medie imprese e sui consumatori, generando un inevitabile incremento dell’inflazione.

Se, in che termini e, soprattutto, quando questo scenario prenderà effettivamente corpo, nessuno è in grado di stabilirlo; ma una cosa è certa: se accadesse, sarà necessario avere delle robuste componenti di portafoglio adeguate a contrastare aumenti dei prezzi al consumo molto superiori a quelli a cui siamo stati abituati negli ultimi anni. Per queste ragioni è importante conoscere come funzionano i fondi inflation linked, i prodotti del risparmio gestito che utilizzano tutti i prodotti finanziari per allestire un portafoglio capace di garantire un extra rendimento rispetto all’inflazione.

Negli ultimi tre anni, dal 25 giugno 2010 al 25 giugno scorso, un buon fondo inflation linked bond ha reso il 6,7% mentre l’indice generale dei fondi obbligazionari si è apprezzato del 7,6%; un risultato penalizzato dalla correzione scattata il 5 maggio 2013: da quella data al 25 giugno, infatti, i migliori fondi inflation linked hanno lasciato sul terreno il 5,94% del loro valore contro il -2,87% dell’indice generali dei fondi obbligazionari.

Proprio questa correzione, tuttavia, può rappresentare un buon punto di entrata in questi fondi. Nella precedente correzione dei mercati a reddito fisso, dal 30 giugno al 20 ottobre 2011, i fondi inflation linked persero il 5,24% contro il -1,27% dell’indice generale dei fondi obbligazionari: nei 12 mesi successivi però, dal 20 ottobre 2011 al 20 ottobre 2012, i fondi inflation linked registrarono una perfomance del 13,99%, nettamente al di sopra dell’8,24% dell’indice generale dei fondi obbligazionari.
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