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Se il profit warning è un’opportunità di acquisto

5 Ottobre 2012 08:00
financialounge -  investimenti opportunità di investimento profit warning
Tra gli ultimi profit warning, solo per citarne alcuni che coinvolgono aziende di rilievo internazionale, figurano quello di Burberry e di Daimler. L’11 settembre scorso, i titoli del gruppo britannico della moda hanno perso il 17,5% dopo l'annuncio di un profit warning. Burberry ha dichiarato pubblicamente che il giro d’affari nelle ultime settimane si era indebolito e che le previsioni del management aziendale sono orientate a ipotizzare un utile netto prima delle imposte annuali nella parte bassa delle attese degli analisti. Il 19 settembre scorso, invece, è toccato alla Daimler rivedere al ribasso le prospettive sui profitti dell'intero anno 2012 per la sua divisione ammiraglia Mercedes-Benz Cars: un profit warning che ha fatto cadere in Borsa le quotazioni dell’intero settore auto.

L’effetto del profit warning, infatti, è proprio quello di determinare una correzione sul titolo della società che lo annuncia, e a cascata sulle altre società concorrenti se l’azienda rappresenta un punto di riferimento per il settore. Correzione che può essere più o meno pronunciata a seconda di molti fattori: se il profit warning è del tutto inatteso, se il titolo ha corso molto, se l’annuncio parla di un rallentamento momentaneo (trimestrale) o strutturale ecc. Resta il fatto che il profit warning è spesso una occasione per i gestori professionali per investire su un titolo qualora la correzione venga ritenuta momentanea ed eccessiva.

Facciamo un paio di esempi.
Il 5 gennaio 1999 il titolo del settore software tedesco SAP annuncia un profit warning e perde il 29% in due settimane. Chi lo avesse acquistato il 20 gennaio 1999 e lo avesse mantenuto 6 mesi, il 20 luglio 1999 avrebbe guadagnato il 28%: se avesse avuto la capacità e le conoscenze del valore del titolo (cosa che i gestori professionali sono più in grado di fare rispetto al piccolo risparmiatore), di mantenerlo per un anno, il 20 gennaio 2000 lo avrebbe potuto vendere con un guadagno del 113%. Il 18 agosto 2011, Hewlett Packard presenta una buona trimestrale ma delude il mercato con un profit warning sui trimestri successivi: il titolo perde oltre il 20% in poche sedute. Chi lo avesse acquistato per mantenerlo in portafoglio 6 mesi, avrebbe poi potuto rivenderlo il 16 gennaio 2012 con un guadagno del 27,8%.
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