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Rotta verso Berlino

8 Maggio 2013 09:00
financialounge -  Europa germania grecia italia occupazione spagna
Il livello massimo degli ultimi 17 anni. Gli arrivi di stranieri in terra tedesca hanno totalizzato nel 2012 quota 1,081 milioni di unità, il massimo dal 1996. Gli afflussi maggiori, in termini numerici, sono stati quelli provenienti dalla Polonia (176 mila immigrati, l’8% in più rispetto al 2011) e dalla Romania (116 mila, + 23% nei confronti dell’anno precedente).

In termini percentuali, invece, i maggiori incrementi sono targati Sud Europa: +45% dalla Spagna (quasi 30 mila nuovi immigrati), +43% dalla Grecia (oltre 34 mila afflussi), +43% dal Portogallo (quasi 12 mila portoghesi) e +40% dall’Italia (oltre 42 mila connazionali che si sono spostati per lavoro in Germania). Secondo gli addetti ai lavori, due le principali cause. La prima è la mancanza di lavoro nel Sud Europa che spinge i disoccupati a spostarsi in Germania dove il tasso dei senza lavoro è circa la metà della media europea.

La seconda ragione è invece legata alle politiche del lavoro adottate da Berlino che, pur di sciogliere il nodo della carenza di manodopera agevola l’ingresso al personale qualificato: non a caso, la maggior parte dei nuovi immigrati italiani in terra tedesca sono giovani neolaureati in cerca di opportunità professionali che nel nostro paese scarseggiano.
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