Ritorno al passato per far tornare i conti

La sigla ZBB sta per Zero Based Budgeting e vuol dire che per fare il bilancio di previsione non si utilizza come base delle spese l’anno precedente per aumentare o ridurre una certa voce, ma si parte sempre da zero.

Questo implica che ogni singola voce di costo va giustificata nella sua stessa ragione di esistere. Il metodo fu inventato dal texano Pete Pyhrr che venne poi chiamato dall’allora governatore della Georgia Jimmy Carter per rimettere in carreggiata i conti fuori controllo dello stato del Sud.

Siamo ai primi anni '70. Oltre 40 anni dopo la Reuters riporta che sono sempre di più le aziende americane che si convertono al ZBB. Il trend sarebbe motivato dal fatto che sono sempre più le aziende USA che vedono all’orizzonte turbolenza sul fronte della crescita del reddito, con i costi sotto pressione, i salari che spingono e i tassi che salgono, con il dollaro forte che condisce il tutto rendendo le esportazioni meno competitive.

Il fenomeno sembra particolarmente diffuso nel settore dei beni di consumo dove i margini sono più compressi che altrove. La Reuters cita i nomi di Campbell's Soup, Kellogg e Mondelez International, ma anche in altri settori, dalla finanza, all’energia, al manifatturiero, ci si starebbe orientando per il ritorno al ZBB.

Le attese sono di risparmiare miliardi di dollari. Bain & Company riporta che nell’anno scorso, su un campione di 406 società del Nord America, il 38% ha dichiarato che adotterà il ZBB, contro il 10% del 2014. E secondo gli esperti non sarà solo un fenomeno americano. Come in tutte le cose non mancano i rischi, come quello di focalizzarsi troppo sui tagli e troppo poco sugli investimenti, che alla fine sono quelli che fanno tirar fuori nuovi prodotti e sostengono la crescita.